Per Carminati scatta obbligo di dimora

ROMA È durata poco più di 24 ore la libertà per Massimo Carminati, il principale imputato assieme all’ex ras delle cooperative Salvatore Buzzi nel processo Mondo di Mezzo.  La procura generale presso la corte di appello di Roma ha notificato ieri l’obbligo di dimora all’ex Nar nella sua villa di Sacrofano. La motivazione: il pericolo di fuga.
Nei suoi confronti è stato emesso anche un divieto di espatrio. A giustificare il provvedimento sono stati, tra l’altro, i precedenti giudiziari dell’ex terrorista di estrema destra, vicino agli ambienti della Banda della Magliana. Tra i tanti episodi c’è infatti anche l’arresto del 20 aprile 1981, a 23 anni, quando fu bloccato dalla polizia con altri due militanti dei Nar nei pressi del valico del Gaggiolo (in provincia di Varese) mentre viaggiava a bordo di un’auto a fari spenti per espatriare clandestinamente in Svizzera. Gli agenti fecero fuoco e un proiettile colpì in faccia Carminati, che perse l’uso dell’occhio sinistro. Gli altri due rimasero illesi.
Carminati è uscito dal carcere Massama di Oristano martedì pomeriggio, dopo una detenzione di cinque anni e sette mesi. Era stato liberato perché erano scaduti i termini di carcerazione, in attesa del processo in Appello-bis nell’inchiesta Mondo di Mezzo sulla corruzione politica nella Capitale. Processo che potrebbe celebrarsi a settembre.