Maturità, scuole pronte Ipotesi niente seggi a settembre
Domani è il giorno della più strana Maturità a memoria d’uomo con circa 500mila studenti dell’ultimo anno delle superiori ad affrontare l’esame. Le scuole ieri hanno riaperto i battenti: i presidenti delle 12.900 commissioni e i commissari, che sono sei professori interni per ciascuna delle classi che sosterranno l’esame, hanno tenuto la riunione plenaria. La riunione ha anticipato quanto avverrà agli esami anche in merito alle disposizioni sanitarie previste dai protocolli di sicurezza, tra distanziamento fisico, mascherine, stanze areate. Il numero dei candidati che sostengono il colloquio, per ogni giornata, non potrà essere superiore a cinque. I maturandi hanno dovuto presentare via e-mail un elaborato e sosterranno solo l’orale.
«Resto convinta – ha detto la ministra Azzolina – che fosse giusto mantenere gli esami, farli in presenza e in sicurezza. La scuola comincia a ripopolarsi, primo segnale di ritorno alla normalità. Ora lavoriamo per settembre con l’obiettivo tutti in classe». Per il segretario d Zingaretti «a settembre i seggi per le elezioni si tengano il più possibile in luoghi separati dagli edifici principali, ad esempio nelle palestre o in altri luoghi, per evitare l’interruzione già alla ripresa». Mentre ancora si discute della data di inizio del nuovo anno (l’orientamento è il 14 settembre) questa proposta sembra incontrare il gradimento di partiti e istituzioni.
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