Guerra fredda
1:19 pm, 13 Giugno 20 calendario

Tra caccia Nato e Mosca record di incontri pericolosi

Di: Redazione Metronews
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Il coronavirus non ha fermato i muscoli militari di Russia, Usa e alleati europei, nonostante le misure di sicurezza straordinarie che le truppe nelle esercitazioni sono obbligate ad adottare per evitare contagi. Nella Pomerania occidentale è in corso fino al 19 giugno la versione ridotta della ‘Defender-Europe 20′: quella che doveva essere la più grande esercitazione congiunta in 25 anni, con circa 37 mila soldati da 18 Paesi Nato, è stata ridimensionata a 6 mila militari di Usa e Polonia, impegnati nella zona di Drawsko Pomorskie in un’operazione aerea polacca e una manovra a terra congiunta. 
Baltico. Domenica scorsa ha preso il via la 49esima Baltops 2020, esercitazione marittima che si tiene nel Mar Baltico fin dal 1972, che vedrà coinvolti fino a martedì prossimo uomini e mezzi da 19 Paesi e alleati Nato (tra cui Italia, Francia, Germania, Grecia, Paesi Baltici, Norvegia, Usa, Canada e Regno Unito per un totale di 3 mila militari) in operazioni di difesa aerea, guerra antisommergibile, interdizione marittima e operazioni di contromisure per mine.  E le attività sono continuate anche nei mesi passati, nonostante il lockdown attuato quasi ovunque nel mondo per contrastare la pandemia di Covid-19. Il 4 maggio, la Marina Usa ha trasferito quattro navi al fianco di una britannica nel Mar di Barents, nord della Russia, per la prima volta dagli anni ’80, in un’operazione volta ad “affermare la libertà di navigazione e dimostrare una perfetta integrazione tra gli alleati”. Londra lo scorso marzo ha inviato fregate per intercettare sette navi russe che si stavano avvicinando alle acque britanniche, registrando “livelli insolitamente alti di attività nel Canale della Manica e nel Mare del Nord”. “In questi tempi difficili è più importante che mai mantenere il nostro costante martellamento di operazioni in tutto il teatro europeo, pur adottando misure prudenti per proteggere la salute delle nostre forze”, ha sottolineato il vice ammiraglio Lisa Franchetti, comandante della Sesta Flotta Usa. 
Mosca. La Russia non è stata da meno: da aprile ha tenuto diverse esercitazioni con migliaia di uomini coinvolti, tra cui una il mese scorso con un campo da 800 militari allestito a meno di 160 km dall’Estonia. Nei giorni scorsi, parallelamente a Baltops, ha messo in atto una serie di simulazioni con oltre 10 caccia che si sono esercitati a distruggere obiettivi militari nel Mar Baltico mentre altri si sono impegnati in operazioni di rifornimento in volo notturno. E’ in quest’ambito che mercoledì scorso è avvenuta l’intercettazione da parte della difesa aerea americana di quattro bombardieri russi a 40 km dalla costa dell’Alaska. Come ha sottolineato il ministero della Difesa di Mosca, si è trattato di un volo a lungo raggio durato 11 ore sopra acque neutrali di Chukchi, Bering e Okhotsk, e del Pacifico settentrionale, “eseguito in stretto accordo con le regole internazionali per l’uso dello spazio aereo”. A un certo punto, “gli aerei russi sono stati seguiti da caccia F-22 dell’aeronautica americana”, ha riferito la nota, ricordando che il mese scorso, “bombardieri Usa hanno eseguito cinque voli lungo i confini della Federazione”; un riferimento all’intercettazione il 29 maggio scorso da parte della difesa russa di due bombardieri americani B-1 in sorvolo sul Mar Baltico e Mar Nero vicino alla Russia.   Secondo un ufficiale della Nato intervistato da Radio Free Europe, nel 2019 caccia Nato hanno intercettato aerei russi vicino allo spazio aereo europeo 290 volte (come ha riferito l’Independent, nel 2016 sono stati circa 780 e 410 nel 2015). A partire dal 2014, dopo l’annessione della Crimea e il conflitto in Ucraina orientale, è stato registrato un incremento dell’attività russa nella regione, il che a sua volta ha provocato un aumento nella sorveglianza e monitoraggio da parte dei Paesi dell’Alleanza atlantica.

13 Giugno 2020
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