“Assemblea il 30 giugno” Nuovo botta e risposta
Fissata al 30 giugno la data di convocazione dell’Assemblea dei Delegati di Enasarco “che sarà chiamata a votare il Bilancio consuntivo 2019 e il complesso delle misure di sostegno economico per gli agenti, rappresentanti e consulenti finanziari che hanno subito un decremento del reddito a causa dell’emergenza Covid”, spiega la Fondazione. “Dopo le verifiche attuariali e finanziarie di sostenibilità, Il Consiglio di Amministrazione, oltre alle misure già varate nelle prime settimane del lockdown, ha appena deliberato il recepimento dell’“Accordo per il sostegno della filiera commerciale” per l’anticipazione di una quota del FIRR e la proposta di stanziare ulteriori 16 milioni (oltre i 2 milioni aggiuntivi già proposti dal CdA) per le erogazioni straordinarie, che si vanno ad aggiungere agli 8,4 già precedentemente approvati. Proprio per poter soddisfare il maggior numero di domande, tenuto conto che ad oggi sono pervenute alla Fondazione oltre 27mila richieste, lo stanziamento raggiungerà, quindi, la quota complessiva di 26,4 milioni dall’inizio del periodo di emergenza sanitaria”.
Online. “L’Assemblea, che si terrà per la prima volta totalmente in videoconferenza per rispettare le disposizioni anti-Covid, sarà quindi chiamata a votare un corposo intervento economico per far fronte alle difficoltà riscontrate dagli iscritti – si aggiunge – In particolare, lo stanziamento ulteriore dei 16 milioni sarà sottoposto al parere dei Ministeri vigilanti. In questo ambito, la Fondazione comunica che, il Gruppo Assicurativo Poste Vita vuole dare un contributo concreto e un segno di vicinanza ai propri clienti e quindi anche agli iscritti dell’Ente e per questa ragione ha deciso di ampliare, gratuitamente e con efficacia retroattiva, la copertura di Rimborso Spese Mediche e integrarla con specifiche garanzie per le conseguenze derivanti da positività al SARS-Cov-2 (COVID 19)”.
Fare Presto. “Purtroppo ancora una volta leggiamo comunicati della Fondazione, con una ricostruzione parziale dei fatti, che tentano di rappresentare uno scenario di tempestività ed adeguatezza che è lontana anni luce dalla realtà dei fatti e dagli iscritti all’Ente – affermano Luca Gaburro, Antoninò Marcianò, Alfonsino Mei, Davide Ricci, Gianni Guido Triolo, membri del CdA Enasarco rappresentanti delle sigle Anasf, Confesercenti, Federagenti, Fiarc, che insieme costituiscono la lista unitaria “Fare Presto!” – Ci riferiamo stavolta alla comunicazione relativa alla convocazione dell’Assemblea dei Delegati per il prossimo 30 giugno che, si lascia intendere, sarebbe avvenuta per approvare il Bilancio e per votare le misure di sostegno alla categoria. Misure deliberate pochi giorni orsono a maggioranza dal CdA dell’Ente e che tanto stanno facendo discutere, essendo molto distanti dalle aspettative degli iscritti. La notizia così presentata, è tutta diversa dalla realtà. Gli estensori del comunicato si scordano infatti di dire che l’Assemblea dei Delegati si sarebbe dovuta già svolgere lo scorso 16 aprile 2020, per approvare il bilancio dell’Ente, atto prodromico alle elezioni che non a caso dovevano partire il giorno successivo e svolgersi dal 17 al 30 aprile. E noi di “Fare Presto!” avevamo ripetutamente proposto di inserire all’ordine del giorno di tale Assemblea anche le misure urgenti, anzi urgentissime, di sostegno alla categoria. Ma la maggioranza del CdA (con il nostro voto contrario) ha pensato bene di rinviare l’assemblea (e di conseguenza anche le votazioni) a “data da destinarsi”, con la motivazione che l’Assemblea dei Delegati non si sarebbe potuta tenere in video conferenza: troppo complicato per 60 Delegati! Questo atto, che si commenta da sé e che si potrebbe pensare fatto con l’intento di rafforzare la decisione del rinvio a data da destinarsi delle “scomode” Elezioni democratiche, ha di fatto posticipato di ben due mesi e mezzo ogni possibile intervento a favore degli iscritti, condannandoli a non poter ricevere immediatamente tutto l’aiuto necessario. Oggi “stranamente” l’Assemblea invece si può tenere online, esattamente come si sarebbe tenuta il 16 di aprile, essendo già previsto da Statuto lo strumento telematico. Perché ieri no ed oggi sì? Hanno forse letto i sondaggi? Quello che ci pare evidente – concludono i 5 Consiglieri di Amministrazione – è che sia la mossa disperata di chi cerca un consenso perso da tempo, dopo una serie lunghissima di delibere, quantomeno fortemente inopportune, per tentare di recuperare qualche voto con interventi però inutili e rischiosi”.
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