Teatro Milano
3:48 pm, 12 Giugno 20 calendario

“Spazi di Teatro” in città per la stagione del Piccolo

Di: Redazione Metronews
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MILANO “Spazi di Teatro”  si snodano in tutta la città per la stagione estiva 2020 del Piccolo Teatro. Da martedì 16 giugno fino al 20 settembre, tredici spettacoli dal vivo, per un totale di circa cinquanta repliche e dieci dirette video “occuperanno” luoghi teatrali e non perché, come sottolinea il direttore Sergio Escobar, «la cultura crea relazioni sociali» e «il distanziamento fisico non deve diventare distanziamento sociale».
Gli “Spazi di Teatro”. Così, tornando a quello che era il vero spirito del teatro, lo spettacolo dal vivo torna all’aperto e si impossessa di spazi nuovi. Si va dal Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2) al mare culturale urbano (via Giuseppe Gabetti 7, Municipio 7) passando per la Bocciofila Circolo Cerizza (via privata Antonio Meucci 2, Municipio 2), Urbana New Living (via Rizzoli 47, Municipio 3), il Giardino delle Culture (via Morosini 8, Municipio 4), la Casa dell’accoglienza “Enzo Jannacci” (viale Ortles 69, Municipio 5), Casa Chiaravalle (via Sant’Araldo 69, Municipio 5) – uno spazio sequestrato alla criminalità organizzata e divenuto casa d’accoglienza, BASE Milano (via Bergognone 34, Municipio 6), lo splendido Chiostro Certosa Milano (via Garegnano 28, Municipio 8) e la Biblioteca Cassina Anna (via Sant’Araldo 17, Municipio 9).
Gli spettacoli. Tredici spettacoli per quarantanove repliche dal vivo. Quattro produzioni. Nove ospitalità. Una collaborazione. Eccolo, il programma estivo del Piccolo che parte dal Chiostro Nina Vinchi e contemporaneamente finisce in video a mare culturale urbano.
La partenza è affidata a “Storie” di e con Stefano Massini (ore 21,30 al Chiostro, diretta video mare culturale urbano, 16 giugno, 3 e 17 luglio) accompagnato al pianoforte da Paolo Jannacci. 
Dal 17 al 19 luglio torna al Chiostro  “Edipo Re di Sofocle” nella traduzione di Quasimodo messo in scena da Gabriele Lavia.
Sonia Bergamasco sarà invece la protagonista di “L’umano nell’uomo”, una lettura di due racconti di Vasilij Grossman, “La cagnetta” e “La Madonna Sistina”, dal 23 al 25 giugno al Chiostro.
Il 30 giugno, l’1 e il 2 luglio toccherà al primo spettacolo “itinerante”. Dopo queste tre date in via Rovello, in diretta video a mare culturale urbano, “maggio ’43” di e con Davide Enia, con le musiche in scena di Giulio Barocchieri, sarà il 3 luglio all’Urbana New Living, il 4 alla Bocciofila Circolo Cerizza e il 5 a BASE Milano.
Il percorso cittadino proseguirà con Paolo Rossi in “Pane o Libertà. Su la testa” che dopo il debutto al Chiostro NIna Vinchi dal 7 al 9 luglio, sarà al Chiostro Certosa Milano il 10 e al Giardino delle Culture l’11 luglio.
Casa Jannacci e Biblioteca Cassina Anna saranno gli spazi che ospiteranno rispettivamente il 17 e 18 luglio “Pilato”, spettacolo tratto da “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov con Massimo Popolizio sule musiche di Stefano Saletti. Il debutto sarà dal 14 al 16 luglio al Chiostro sempre con la diretta video a mare culturale urbano.
Negli stessi spazi dal 21 al 23 luglio sarà allestito “L’amaca di domani unplugged. Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca” di e con Michele Serra, regia di Andrea Renzi. A questo spettacolo toccherà il 24 luglio il “palco” di Casa Chiaravalle.
Non potevano mancare nemmeno in questo palinsesto estivo le marionette di Carlo Colla & Figli. Nella stagione bloccata dalla pandemia per il coronavirus sarebbe dovuto andare in scena una spettacolo che, spiega Escobar «non esiste perché non c’è stata la possibilità di provarlo». Così ecco “Marionette che passione! Personaggi, autori e voci interpretate dagli attori di legno”, una sfilata dei personaggi più amati – da Macbeth a Il trovatore, da Excelsior a La tempesta, solo per citarne alcuni – proposti con la tecnica a fili corti: il marionettista perde la sua “invisibilità” e si disvela accanto alla marionetta, annullando con grande poesia il distanziamento fisico con le “teste di legno”. Per questa messinscena l’appuntamento è dal 26 al 28 luglio.
Dalle marionette storiche a un’attrice che è la storia del teatro e non solo. Il 31 luglio Franca Valeri compirà 100 anni. Proprio la sera del suo compleanno (e anche il primo e il 2 agosto) sarà in scena al Chiostro e in diretta a mare culturale urbano “La vedova Socrate”, liberamente ispirato a “La morte di Socrate” di Durrenmatt, interpretato da Lella Costa a cui la stessa Valeri ha chiesto di riprendere lo spettacolo.
Enrico Bonavera, conosciuto come Arlecchino, sarà di scena dal 4 al 6 agosto in via Rovello con “Alichin di Malebolge” , un inconsueto viaggio in cui una maschera che richiama Arlecchino scenderà con Dante e Virgilio al’Inferno.
Ultimi tre appuntamenti: “Il suono” con Enrico Intra al piano e Alex Stangoni, dal 18 al 20 agosto al Chiostro Nina Vinchi; “Frankenstien, il racconto del mostro” narrato da Elio De Capitani e disegni di Ferdinando Bruni; e – last but not least – Marco Paolini che porterà il “Teatro fra parentesi. Le mie storie per questo tempo” dal 25 al 27 agosto in via Rovello e il 28 agosto a mare culturale urbano (unico appuntamento di spettacolo dal vivo in loco).
«Più che di riapertura – dice il direttore Sergio Escobar – parlei di apertura vera e propria un po’ per le di verse modalità di fruizione dovute alla pandemia, un po’ anche per l’unicità di questo palinsesto estivo».
Escobar poi si lascia andare ad una leggera polemica. «Il 15 giugno riaprono i teatri. In altri Paesi si sono sentiti gli operatori del settore per organizzare con loro l’uscita dal lockdown. da noi invece la decisione è stata assunta dal Comitato scientifico in base a considerazioni generali forse non così attente. Nessuno ci ha interpellato, ma va bene così».
Il dopo Escobar. Quello che non va bene a Escobar è parlare del suo successore, dopo 22 anni alla guida artistica del teatro. Così lascia la parola al presidente del Cda del Piccolo, Salvatore Carrubba. «Il Cda del Teatro  gradirebbe che ci fosse nelle forme che verranno definite una procedura pubblica, trasparente e veloce» per la selezione del nuovo direttore «perché abbiamo un dovere nei confronti del teatro, della città e della cultura, oltre che nei confronti del direttore uscente, che va solo ringraziato per l’ulteriore impegno che si assume. Noi dobbiamo mantenere la qualità artistica. Partiamo da questo: non ho in mente se il nuovo direttore deve essere un artista, musicista, manager o bocconiano».
Tramedautore. Il Festival internazionale delle drammaturgie si svolgerà quest’anno dal 13 al 20 settembre al Teatro Grassi e al Chiostro Nina Vinchi. Il titolo scelto per questa ventesima edizione è “Cittadini senza Stato” e, seppur focalizzato sull’Italia, prevede anche una sezione internazionale, “Testimonianze” con brevi reste inediti di autori fra cui Albert Ostermeier e Rafael Spregelburd.
Info e norme di sicurezza. Tutti i biglietti saranno venduti online sul sito www.piccoloteatro.org. Il costo per assistere agli spettacoli al Chiostro è di 5 euro. «Un costo simbolico – spiega il direttore Escobar – ma che abbiano ritenuto ci dovesse essere per rispetto del lavoro di tutti». L’orario d’inizio degli spettacoli è fissato per le 21,30 ma si raccomanda di presentarsi almeno mezz’ora prima per evitare assembramenti. ogni spettacolo potrà ospitare al massimo 60 persone. Gli spettatori saranno sottoposti a termoscanner per la misurazione della temperatura corporea e sarà obbligatorio indosssare le mascherine.
Le messinscene nei diversi Municipi saranno tutte ad ingresso gratuito sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.
La stagione estiva del Piccolo Teatro è stata realizzata in collaborazione con il comune di Milano e la Fondazione Cariplo.
Ed è proprio il presidente della Cariplo, Giovanni Fosti, a voler sottolineare l’importanza della cultura.
«C’è una domanda che potrebbe sorgere spontanea: in un momento così difficile  è giusto investire nella cultura? La risposta che ci siamo dati è: assolutamente sì. Perché abbiamo bisogno di dare senso a ciò che ci sta capitando e la cultura è una parte economica importante del nostro Paese. Entrambi gli aspetti sono imprescindibili. Dobbiamo promuovere una cultura che vada incontro alle persone e il Piccolo ha deciso di muoversi nei quartieri della città facendoli vivere attraverso il teatro».
Stessa soddisfazione dall’assessore comunale alla cultura, Filippo Del Corno.
«Il teatro si sposta in tutti i nove municipi della città – sostiene – e diventa così un teatro d’arte per tutti creando un legame di continuità molto forte. Questa stagione si inserisce in “Aria di Cultura”, il palinsesto estivo promosso dal Comune a cui hanno aderito praticamente tutte le associazioni che operano sul territorio».
PATRIZIA PERTUSO

12 Giugno 2020
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