Family Act, si parte Ecco cosa cambia
Via libera dal Governo al Family Act, disegno di legge recante «Deleghe al governo per l’adozione dell’assegno universale e l’introduzione di misure a sostegno della famiglia»), fortemente voluto dalla ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. Si tratta di un disegno organico di misure pensate per le famiglie con figli. Una su tutte, l’assegno per ogni figlio under 18 indipendentemente dalla fascia reddito di appartenenza della famiglia di origine ma variabile in base all’Isee presentato. Nel testo ci sono anche misure di riordino dei congedi parentali, per l’educazione dei ragazzi con detrazioni per le famiglie che ne sostengono le spese, agevolazioni per gli affitti per la prima casa per le coppie under 35, incentivi per il lavoro femminile.
8 articoli. Il disegno di legge è composto da 8 articoli e all’articolo 1 sono previsti i principi ed i criteri direttivi cardine di tutta la riforma che sarà attuata con i decreti delegati. Le deleghe per specifici ambiti di competenza sono previste agli articoli 2, 3, 4 e 5 e 6. Nell’articolo 7 è disciplinata una procedura identica per l’adozione di tutti i decreti legislativi previsti nella delega, eccetto che per la delega contenuta all’articolo 3, concernente il riordino delle misure di sostegno all’educazione dei figli, per la quale è prevista l’intesa della Conferenza unificata. Per tutti i decreti, invece, è prevista la trasmissione alle competenti Commissioni parlamentari per i profili di competenza. Di seguito il family act in dettaglio. Il family act è “uno schema di disegno legge a sostegno delle famiglie e per combattere la denatalità”, spiega il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine del Consiglio dei Ministri. Per Conte lo schema di disegno di legge servirà anche “per conciliare la vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile”.
Incentivi per le donne. Il Family act contiene “incentivi importanti per rafforzare il ruolo delle donne nel contesto lavorativo, anche nel Mezzogiorno”. Lo ha detto la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, nel corso della conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio dei ministri, che ha approvato il Family act, coproposto dai ministeri della Famiglia e del Lavoro. Catalfo ha fatto notare che “per questo c’è stato un lavoro importante” anche con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. Catalfo ha sottolineato che si tratta di “una riforma fatta in sinergia con la ministra Bonetti e i ministri coinvolti, che tocca punti importanti sulla famiglia e sul sostegno alla genitorialità e che riguarda in modo particolare le donne e il lavoro femminile. “Con questa riforma – ha concluso – si intende incentivare il lavoro delle donne: sono tante le donne che non riescono a mantenere il loro posto di lavoro e che a volte sono costrette a lasciare il posto di lavoro”.
Bonetti. “Finalmente una riforma integrata per le politiche familiari, per la prima volta c’è un investimento del governo su questo tema che vede le famiglie soggetti capaci di dare prospettiva all’intera comunità. Ripartiamo con proposte chiare che vogliano cambiare in meglio la vita delle nostre famiglie, un sostengo al loro ruolo educativo”. Lo ha detto Elena Bonetti, ministro della Famiglia e Pari opportunità,. nella breve conferenza stampa a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte e il ministro del Lavoro e politiche sociali, Nunzia Catalfo, dopo l’approvazione del disegno di legge sul family act. “E’ stata una scelta di speranza e di coraggio – ha detto Bonetti -, un lavoro di concetto di tutte le forze di maggioranza”. Il ministro ha annunciato che in merito all’approvazione dell’assegno unico universale si passerà da subito attraverso il percorso parlamentare, “primo passo concreto di realizzazione dell’intera proposta. Lo riteniamo un tema di trasversalità e che richieda il contributo dell’intero arco parlamentare”.
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