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1:20 pm, 9 Giugno 20 calendario

Imprese contro Tridico “Sulla Cig ora si scusi”

Di: Redazione Metronews
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Resta alta l’irritazione del mondo delle imprese con il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, dopo l’intervista di ieri in cui ha sostenuto che l’ente previdenziale sovvenziona con la Cig anche aziende che “potrebbero ripartire, magari al 50%”, ma scelgono di non farlo perché ci sono gli aiuti, “per pigrizia” o per “opportunismo”.  “È assolutamente singolare l’uscita di una persona che guida un istituto di rilievo come l’Inps, perché evidenzia una scarsa conoscenza su quello che è un’impresa. Non penso che l’abbia detto per cattiveria, ma proprio per mancanza di competenza”, sottolinea con l’Agi Giordano Riello, presidente di Nplus. “Sostenere che gli imprenditori si stiano rilassando in attesa che passi la buriana, come si dice da noi in Veneto, vuol dire non aver capito come funzionano i mercati. Se noi non presidiamo zone di mercato in tempo zero un nostro competitor, magari dall’altra parte del mondo, le occupa immediatamente”, aggiunge l’imprenditore, che poi va anche oltre.
Anticipi. “Se molti imprenditori non avessero anticipato, a scapito della loro liquidità, in mesi in cui il fatturato era a zero, le casse integrazioni in deroga – cosa che, sottolineo, non era loro compito – avremmo un problema sociale serio. Anche per questo ho trovato ignobile l’uscita di Tridico, da cui, come imprenditore, pretendo delle scuse. Servirebbe anche un’azione dura di condanna anche da parte del Governo verso una persona che comunque rappresenta le istituzioni e l’esecutivo. Se non ci fossimo noi che con il nostro gettito fiscale teniamo in piedi la baracca, tutti questi ‘professionisti del rilassamento’ non potrebbero portare a casa la pagnotta”, conclude Riello. Contro le parole di Tridico c’è stata una levata di scudi trasversale nel mondo imprenditoriale: dalla Piccola Industria a Federmeccanica, passando per i presidenti delle ‘territoriali’, si è fatto sentire buona parte del mondo confindustriale. “Sono parole che fanno perdere fiducia alle imprese nello Stato”, ha detto Alberto Dal Poz, alla guida di Federmeccanica. “L’evidenza dei dati è inequivocabile e che non lascia nessun margine a interpretazioni su convenienze o opportunità”, ha aggiunto il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada. “Forse al presidente Tridico sfugge che molte aziende stanno anticipando la cassa per supplire alle mancanze di una burocrazia statale spesso inefficiente”, ha invece rimarcato il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli.

9 Giugno 2020
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