Coronavirus fase 3
5:20 am, 7 Giugno 20 calendario

Trasparente e non tossico Ecco perché si usa il Plexiglass

Di: Redazione Metronews
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Trasparente, resistente all’impatto, facile da pulire, leggero, può essere tagliato e termoformato, forato. E poi “perché è un materiale non tossico”. Con queste parole Clelia Dispenza, Professore di Chimica presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo, spiega perché questo materiale è tornato di moda durante la ripartenza post epidemia da Covid. “Il Plexiglass è uno dei vari nomi commerciali del polimetilmetacrilato (PMMA), polimero dell’estere metilico dell’acido metacrilico (MMA). Altri nomi commerciali del PMMA sono Perspex, Lucite, Trespex”, aggiunge poi spiegando le origini di questo materiale.
PMMA.  “Il PMMA fu inventato agli inizi del XX secolo dal chimico tedesco Otto Röhm. Il marchio Plexiglass fu registrato nel 1933. Nel 1907, Röhm aveva fondato una compagnia (Röhm & Haas) che vendeva prodotti per l’industria tessile e dei pellami, ma già dai tempi della dissertazione della sua tesi di dottorato aveva maturato il profondo convincimento che le applicazioni commerciali dei prodotti della polimerizzazione dell’acido acrilico potessero essere enormi. Dopo la fine della I Guerra Mondiale, la Röhm & Haas investì ingenti capitali nella ricerca nel settore delle materie plastiche , creando un centro di ricerca e sviluppo presso il sito produttivo di Darmstadt”. Alla base della scoperta del PMMA, ricorda ancora Dispenza, c’è un evento accidentale. “Una bottiglia contenente l’estere metilico dell’acido metacrilico era stata poggiata su un bancone vicino ad una finestra. La polimerizzazione del MMA fu innescata dai raggi solari (la componente UV). Il processo di polimerizzazione, fortemente esotermico (genera calore), avvenne in modo incontrollato trasformando rapidamente il liquido incolore in un blocco di plastica trasparente”.
Polimerizzato. Il PMMA, inoltre, può essere prodotto in vari modi. “In grani di forma sferica e dimensioni controllate nel range di qualche centinaio di micron, attraverso un processo di polimerizzazione in sospensione. In questo caso è utilizzato in combinazione con altri componenti, plastici e non, in rivestimenti e vernici, e per lo stampaggio ad iniezione o l’estrusione di componenti plastici vari” ricorda la professoressa. “Le lastre di PMMA sono prodotte direttamente dal monomero per “casting”. Il monomero viene polimerizzato tra lastre di vetro (double cell process, discontinuo) oppure tra due lastre di acciaio lavorato a specchio (double-belt process, continuo) con un accurato controllo della temperatura. Le lastre vengono quindi arrotolate o tagliate (a seconda dello spessore). In questo modo si ottiene un materiale caratterizzato da elevata qualità ottica (assenza di distorsione e deformazione dell’immagine, elevato fattore di trasmissione della luce). Il processo in continuo fu introdotto da Swedlow negli Stati Uniti, e poi utilizzato anche da Röhm & Haas, Du Pont e Mitsubishi”.
Costo. Visto che l’uso è sempre più diffuso bisogna capire quanto sia costoso il Plexiglass. “Il costo del PMMA è fortemente condizionato dal costo del monomero, che è più elevato di quello di altri monomeri e varia molto a seconda delle caratteristiche. Un costo orientativo può essere da 3000 – 4500 USD per tonnellata”. Tra le ultime preoccupazioni, come già avvenuto per le mascherine, c’è la questione dello smaltimento. “Esiste la possibilità di depolimerizzare il PMMA”, sottolinea Dispenza, “riformando il monomero MMA che può essere riutilizzato. La presenza di additivi e contaminanti possono ridurre l’efficienza di recupero. Il processo ha anche costi energetici. Il PMMA è un polimero termoplastico quindi può essere macinato, fuso e riformato in nuovi prodotti”. Ultimo nodo da sciogliere quello della sostenibilità a cui la professoressa risponde con un invito alla comunità dei ricercatori: “Ad oggi, non esistono materiali con caratteristiche paragonabili a quelle del PMMA. Ritengo che questa sia una sfida per il mondo della ricerca scientifica”.

7 Giugno 2020
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