coronavirus fase 2
12:10 pm, 29 Maggio 20 calendario

Brusaferro: In autunno possibile seconda ondata

Di: Redazione Metronews
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ROMA “Tradizionalmente l’autunno, quindi da ottobre in poi, è la stagione in cui le infezioni delle alte vie respiratorie si diffondono, è la stagione in cui, per esempio, si raccomanda la vaccinazione antinfluenzale, la stagione in cui la probabilità di diffusione di virus per vie aeree aumenta. Quindi è chiaro che con l’avvicinarsi a quella stagione c’è una probabilità di maggiore diffusione”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, rispondendo alle domande dei membri della Commissione Bilancio della Camera, nel corso di una audizione nell’ambito dell’esame del Dl Rilancio. Brusaferro ha poi osservato: “La famosa ipotesi di una seconda ondata è legata a questo tipo di caratterizzazione. Da un punto di vista scientifico questo è un dato obiettivo che conosciamo, dopodichè come declinare i vari eventi rispetto alla stagionalità è un altro tipo di ambito. Ma certamente in autunno aumenta il rischio di diffusione perchè cambia il clima e passiamo più tempo in ambienti chiusi”.
Massima attenzione ai focolai
“Con la prossima settimana ci avviamo verso una sfida ancora più importante, cioè quella  della liberalizzazione della mobilità fra le regioni e a livello internazionale, che richiede una capacità ancora più attenta, ancora più precisa, di monitorare il fenomeno e di rispondere là dove si dovessero verificare piccoli focolai” di casi di nuovo Coronavirus. Lo ha sottolineato Brusaferro, aggiungendo che al momento “possiamo individuare una Italia a tre velocità, ma in tutte le regioni c’è un decremento. Il virus è ancora presente e i comportamenti adottati sono la misura più efficace per ridurre la sua diffusione. Abbiamo superato il picco dell’infezione, siamo in una fase di discesa, di controllo della situazione che, però, richiede la capacità di diagnosticare i casi sospetti e di isolarli, la capacità di individuare precocemente piccoli focolai, quindi da un lato la capacità di monitoraggio e dall’altro la capacità dei servizi sanitari di dare una risposta”.
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29 Maggio 2020
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