Palestre e piscine si riparte (con molte regole)
Dopo oltre due mesi di stop riaprono i battenti palestre e piscine ovunque, tranne in Lombardia dove si dovrà aspettare il 31 maggio, mentre la Basilicata, che prevedeva la riapertura per il 3 giugno, potrebbe anticipare a martedì 26 maggio. Mascherina a parte per l’ingresso (ma non durante l’attività fisica) le regole sono stringenti. Eccole.
Palestre. Tra le norme specifiche per le palestre quelle che riguardano le distanze. Dovranno essere di “almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attivita’ fisica”, e di almeno 2 metri “durante l’attività fisica”. Il governo sottolinea la necessità di porre “particolare attenzione a quella intensa”. Disinfezioni: per gli avventori sarà obbligatorio igienizzarsi le mani al momento dell’ingresso e dell’uscita dalla palestra. Le macchine e gli attrezzi dovranno essere disinfettati “dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto”, e la responsabilità è in capo al personale della palestra (perciò non all’utilizzatore). Non solo: nell’allegato al Dpcm si legge che “gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati”.Indumenti: In palestra sarà obbligatorio utilizzare “apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo”. Come nel caso degli spogliatoi della piscina, “tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti”. Sul versante degli abbonamenti, vista la complessità della situazione, c’è chi propone una proroga di quelli annuali o uno sconto al prossimo rinnovo, o un consistente numero di gadget (borse, asciugamani) per chi nei prossimi giorni prenoterà l’allenamento in palestra, sfidando anche le scomodità legate alle nuove regole. In più, gli habitué delle sale pesi dovranno dire addio agli allenamenti infiniti, perchè gli ingressi come le sedute di allenamento saranno contingentati, per consentire a un maggior numero di persone di poter svolgere l’attività sportiva.
Piscine. Oltre alle norme su ingresso su prenotazione (raccomandato), igienizzazione delle mani (obbligatoria al momento dell’ingresso nella struttura) e distanziamento nelle aree di transito (almeno un metro), il governo ha specificato alcune regole particolari per questi luoghi. Negli spogliatoi: Nel caso delle piscine viene specificato che “tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti”. Il governo raccomanda di “non consentire l’uso promiscuo degli armadietti” e di “mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali”.In vasca: Ogni persona deve avere a disposizione 7 metri quadrati di superficie di acqua. Affinche’ questo venga garantito, il gestore è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori dell’impianto. La stessa superficie (7 mq di superficie di calpestio) deve essere garantita a ogni persona nelle aree solarium e verdi. Sedie a sdraio e lettini dovranno essere disposti in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 metri.Cloro: Il governo ha stabilito anche i parametri di riferimento per quanto riguarda il cloro attivo libero in vasca (il cui valore dovrà essere tra 1,0 e 1,5 mg/l) e di cloro combinato (minore o uguale a 0,40 mg/l). Il pH dovrà rimanere entro i valori di 6.5 – 7.5. Ogni due ore dovranno essere effettuati controlli su tali parametri. Norme e divieti in acqua: obbligatorio l’uso della cuffia. Al contrario è vietato “sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua”. I bambini molto piccoli dovranno indossare i pannolini contenitivi.
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