Niguarda si ribella contro gli audio “fake”

salute “Cestinate e non divulgate messaggi allarmistici che non provengano dalle Istituzioni e dalla Polizia tramite i propri canali web e sociali”. È la raccomandazione della polizia che ha accompagnato la denuncia da parte del direttore generale di Niguarda di due vocali diffusi da sedicenti medici del nosocomio. Due messaggi allarmistici. In uno, una donna incitava a “fare la scorta” (l’assalto dei supermarket che ci fu quel giorno), perché Milano, diceva, “finirà in quarantena”. Il secondo, invece, proveniva da tale Martina, cardiologa della terapia intensiva. In entrambi i vocali si illustrava una situazione drammatica nella gestione dell’emergenza da parte dell’ospedale. Secondo la denuncia, i messaggi sono “suscettibili di destare allarme sociale nei destinatari” e contengono “fake news”. “Interverremo con la massima serietà e durezza”, ha spiegato il procuratore Siciliano.
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