«Canto la mia speleologia dei sentimenti»

MILANO È la voce dei Marta sui Tubi, gruppo di culto della scena pop italiana. Gulino approda ora al primo disco solista, “Urlo Gigante”, che nelle prossime settimane presenterà live in Italia. A Milano si esibirà il 15 aprile al Santeria Toscana 31 (ore 21, euro 19.55).
Un disco solista a 48 anni…
«Ma io mi sento giovanissimo! Scherzi a parte, prima non ne ho mai sentito l’esigenza, mi bastava il lavoro col gruppo. Ma ora che i Marta sono fermi da 4 anni, mi è venuta voglia di fare un disco tutto mio».
Perché “Urlo Gigante”?
«È l’anagramma del nome e cognome di mia figlia Greta, ma c’è anche l’idea del vagito, del bimbo che nasce. E un riferimento alla mia voce. Perché chi mi conosce sa che sul palco non mi risparmio».
I suoni sono diversi, più elettronici.
«Non volevo fare una copia dei Marta, ma qualcosa che riflettesse i miei ascolti preferiti. Per esempio Aphex Twin e Bonobo, grandi dell’elettronica. E, soprattutto, non volevo cavalcare l’onda delle mode, ma realizzare un disco differente da quel che si sente in giro».
C’è anche un omaggio a Lucio Dalla in “Fammi ridere”.
«Uno “scat” nato per gioco. È il ricordo della nostra vecchia collaborazione, un rapporto nato per stima reciproca e non per calcolo. Peccato sia finito troppo presto».
I testi?
«Ho esplorato il mio vissuto e i miei cambiamenti: diventare padre, avere una famiglia, le dinamiche di coppia. La chiamo “speleologia dei sentimenti”».
E dal vivo?
«Suonare rimane uno dei momenti più belli. Presenterò il nuovo disco, ma anche i classici dei Marta riarrangiati».
A proposito, ma il gruppo si è sciolto?
«Non ufficialmente, siamo in stand-by. Ognuno segue dei percorsi solisti, ma rimaniamo in ottimi rapporti».
DIEGO PERUGINI
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