Calcio, Serie A avanti porte chiuse per un mese
CALCIO Aspettando che il calcio tra una lite e l’altra decidesse cosa fare, la decisione l’ha presa il governo. Ai tempi del coronavirus si giocherà senza pubblico, punto e basta, almeno fino al 3 aprile. Poi, si vedrà. «Le porte chiuse potrebbero essere l’unico strumento per portare a termine il campionato», ha ammesso l’ad dell’Inter, Beppe Marotta, interpretando il pensiero di tutto il consiglio di Lega riunito al Coni.
Risolta la questione, adesso la palla – è il caso di dire – passa al campo. Ma anche qui la questione è complicata: dopo la mancata disputa della semifinale di ritorno di Coppa Italia Juventus-Milan, ieri è stata annullata pure l’altra, Napoli-Inter (che avrebbe dovuto giocarsi questa sera). Quel che è certo, stando alle indicazioni del Consiglio di Lega, è la volontà di recuperare questo weekend le sei gare di campionato (Milan-Genoa, Udinese-Fiorentina, Juventus-Inter, Sassuolo-Brescia, Parma-Spal, Sampdoria-Verona) saltate nello scorso fine settimana. L’opzione lunedì 9, è destinata a saltare. Sarà così il derby d’Italia, domenica sera, alle 20.45 a chiudere una giornata anomala, spalmata su due settimane.
I conti che ancora non tornano
Resta tuttavia ancora da trovare una soluzione, a meno che Juve e Inter non decidano di farsi eliminare dalle Coppe europee, su quando recuperare le due semifinali di Coppa Italia e Inter-Sampdoria di campionato. Ma per questo c’è tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA