il virus cinese
4:57 pm, 23 Febbraio 20 calendario

Anche un decorso insolito va considerato “caso sospetto”

Di: Redazione Metronews
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Gli operatori sanitari devono considerare “caso sospetto” di contagio da coronavirus anche un decorso insolito, un peggioramento improvviso, una scarsa risposta alle terapie. Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute inviata ai ministeri e ai medici, dal titolo “Covid-2019. Nuove indicazioni e chiarimenti”, che aggiorna le precedenti circolari del 22 e del 27 gennaio. Nel documento si conferma che va considerato caso sospetto “​Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale e nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni: storia di viaggi o residenza in Cina; oppure contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da SARS-CoV-2; oppure ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezione da SARS-CoV-2”. Ma oltre a queste caratteristiche, si invitano i dipartimenti di prevenzione e i servizi sanitari a valutare “​eventuali esposizioni dirette e documentate in altri paesi a trasmissione locale di SARS-CoV-2” e “persone che manifestano un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato, senza tener conto del luogo di residenza o storia di viaggio, anche se è stata identificata un’altra eziologia che spiega pienamente la situazione clinica”. 

23 Febbraio 2020
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