climate change
7:40 pm, 12 Febbraio 20 calendario

Così la temperatura diventerà killer entro il 2100

Di: Redazione Metronews
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Il cambiamento climatico renderà le temperature estreme entro il 2100, anche se dovessero avverarsi le previsioni più ottimiste. Il quadro catastrofico viene da uno studio dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino pubblicato su Nature Communications, secondo il quale il numero di giorni estremamente caldi durante le estati nell’emisfero settentrionale potrebbe arrivare a 32, circa 4 volte superiore alla realtà attuale. Nel peggiore degli scenari la cifra slitterebbe addirittura a 69, con picchi di calore tanto estremi da risultare potenzialmente fatali.
Notti troppo calde. Gli scienziati hanno esaminato come i cambiamenti climatici influenzeranno la frequenza dei giorni e delle notti calde. “La pericolosità di questi caldi estremi dipende dal fatto che non lasciano molta via d’uscita”, commenta Laura Wilcox dell’Università di Reading, Regno Unito, non direttamente coinvolta nella ricerca. “Si pensa che giorni e notti caldi consecutivi siano ciò che rende le ondate di calore particolarmente pericolose, non si ha tregua dal caldo”, spiega Wilcox, sottolineando che il fenomeno potrebbe risultare ancora più comune in Europa, dove l’aria condizionata nelle case non è comune. Il team, guidato da Jun Wang dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino ha esaminato i registri climatici dal 1960 al 2012 per discernere come il riscaldamento antropico abbia cambiato già la frequenza e l’intensità dei giorni e delle notti estremamente caldi. Sulla base delle analisi i ricercatori hanno poi realizzato dei modelli climatici per gli eventi futuri.
Usa ed Europa. Stando ai risultati dello studio, i maggiori aumenti di frequenza e intensità si verificherebbero negli Stati Uniti orientali, nell’Europa occidentale, nell’Asia occidentale e nella Cina orientale. I ricercatori affermano che il loro studio sarebbe il primo nel suo genere ad analizzare in questo modo i caldi compositi, ma sostengono che la mancanza di dati per l’emisfero australe rende vani i tentativi di elaborazione di modelli per l’emisfero sud. “I risultati delle nostre analisi rappresentano un ulteriore promemoria della discrepanza tra gli obiettivi di Parigi e gli effettivi piani di attuazione per mantenere il riscaldamento al di sotto dei 2 gradi C”, concludono i ricercatori.

12 Febbraio 2020
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