air italy
8:03 pm, 11 Febbraio 20 calendario

Anche Air Italy si ferma 1200 lavoratori a rischio

Di: Redazione Metronews
condividi

“A causa del perdurare delle difficili e strutturali condizioni di mercato nelle quali la compagnia sta operando, non sussistono più le condizioni per il prosieguo delle attività dell’azienda”. Lo scrive il presidente di Air Italy, Roberto Spada, in una lettera ai dipendenti.  “La liquidazione in bonis”, spiega Spada, “prevede la nomina di due liquidatori, nomina che avverrà nelle prossime ore: i liquidatori avranno il mandato di far fronte a tutte le passività sin qui maturate e fra queste, ovviamente, quelle maturate e che matureranno verso i dipendenti. Dal momento dell’insediamento sarà loro cura aggiornarvi su quanto decideranno di definire nel piano di liquidazione. Nel frattempo, per motivi di sicurezza e a tutela sia degli equipaggi che di tutti i passeggeri, a partire da oggi è in atto il fermo tecnico dei voli. È in corso di attuazione un piano volto alla riprotezione dei passeggeri”.     ​Il presidente ricorda come “gli azionisti, hanno continuato ad investire, fino a poche settimane fa, le risorse necessarie per assicurare e supportare le attività dell’azienda”.
Ministero. A seguito della comunicazione informale avvenuta da parte dei sindacati, relativa alle decisioni dell’assemblea odierna dei soci di Air Italy sulla probabile liquidazione della compagnia aerea, la ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha chiesto un incontro urgente con l’azienda invitando, peraltro, alla sospensione di ogni decisione fino alla riunione con i ministeri competenti.     “Non è accettabile la decisione di liquidare un’azienda di tali dimensioni senza informare prima il Governo e senza valutare seriamente eventuali alternative, pertanto mi aspetto che Air Italy sospenda la deliberazione fino all’incontro che possiamo già calendarizzare a partire dalle prossime ore”, dichiara la Ministra.
Rischio. A tenere in ansia i 1.200 lavoratori è l’ipotesi che i soci – l’Aga Khan al 51% e Qatar Airways al 49% – decidano di procedere alla liquidazione. A pesare sono state le scelte dei due azionisti che hanno voluto trasformare la società da vettore di medio-corto raggio a vettore di lungo raggio. “La compagnia – spiega Gianluca Langiu della Fit Cisl – sta facendo i conti con questa scelta che di fatto ha cambiato il business e la strategia commerciale. E’ normale che nella fase iniziale dopo un cambiamento ci siano delle perdite. Poi sono stati fatti degli errori. Per esempio sono stati presi in leasing tre aeromobili Boeing 737 Max che dopo gli incidenti dell’anno scorso non possono più volare”. Sulla vicenda è intervenuto anche il Governo: la ministra De Micheli ha chiesto un incontro urgente all’azienda, invitando a non giungere a soluzioni affrettate.

11 Febbraio 2020
© RIPRODUZIONE RISERVATA