Franzini: «Senza fondi alla ricerca muore il Paese»
«Senza fondi per la ricerca il Paese muore». È la denuncia senz’appello del rettore Elio Franzini all’apertura dell’anno accademico dell’Università Statale – che conta circa 64.000 studenti per 136 corsi di laurea – nel corso della quale ha tenuto una lectio magistrale la neo presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia. «Senza fondi per la ricerca, la didattica, il diritto allo studio, l’internazionalizzazione, il progresso e l’innovazione, non è la singola università che muore, ma un Paese, che diventa asfittico, chiuso in dispute talmente ridicole da non meritare neppure la definizione di ideologie. Non dobbiamo avere paura – docenti, personale, studenti – nel ribadire ogni ora, con forza, disperazione, passione, la nostra funzione, malgrado l’oblio che l’avvolge». Franzini ha definito «sconfortante l’ultima legge di bilancio, dove la parola università è pressoché assente». Il rettore sottolinea che «è in atto un’ulteriore erosione della quota di risorse a scapito di altre spese indifferebili, come la manutenzione, la sicurezza, il turn over».
Franzini ha annunciato che a breve sarà assegnata la gara d’appalto per la costruzione del Campus Mind. Poi nel corso dell’anno sarà aperta a Lodi la nuova sede della facoltà di Veterinaria.
A lamentare il caro università anche la Conferenza degli studenti. Il presidente Fabio Riccardo Colombo ha spiegato che «l’investimento sulle borse di studio resta insufficiente» per i costi astronomici degli affitto e dei trasporti.
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