Mattarella all’Opera per i 150 anni di Roma Capitale
Un’ora di spettacolo, al Teatro dell’Opera di Roma, ha avviato le celebrazioni per il 150 esimo della proclamazione della Capitale alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e dei presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Per un momento le difficoltà quotidiane della città e il mancato completamento della riforma di Roma Capitale restano fuori dalla sala. Il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin ha letto un messaggio di Papa Francesco, che ha affrontato gioie e dolori della città. “Roma è una grande risorsa per l’umanità, può e deve rinnovarsi nel duplice senso dell’apertura al mondo e dell’inclusione di tutti”, si legge nel messaggio del Papa. Che poi ha ricordato: “Il pensiero va ai 9 mesi di occupazione nazista della città tra il 1943 e il 1944, dal 16 ottobre 1943 si sviluppò la terribile caccia per deportare gli ebrei. Allora la chiesa fu uno spazio di asilo, caddero antiche barriere e dolorose distanze”.
Roma. La sindaca Virginia Raggi ha parlato di Roma come città “accogliente e aperta a tutti, lo sarà per sempre”. Sul palco si sono alternati Andrea Bocelli, che ha cantato Fratelli d’Italia e l’Inno alla gioia. Poi Gigi Proietti che ha letto il ‘giudizio universale’ di Belli e la ‘ninna nanna della guerra’ di Trilussa. Applauditissimo dal pubblico il maestro Ezio Bosso, recentemente nominato cittadino onorario di Roma, che ha diretto alcuni brani suonati dall’orchestra del Teatro dell’Opera. In platea tante autorità, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, quello ai Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà e la titolare del Viminale Luciana Lamorgese. Ma anche il nuotatore Manuel Bortuzzo, Piero ed Alberto Angela.
© RIPRODUZIONE RISERVATA