«Gli anni più belli? Sono quelli già vissuti, ma…

CINEMA Gli anni più belli sono quelli già vissuti e le cose più belle quelle che avevamo tra le mani già a 16 anni. Le strade, le avventure consumate da allora sempre a quello ci riportano: dopo i giri di giostra quel che conta è quel che avevamo in tasca prima della partenza. Questo racconta Gabriele Muccino con la sua solita folla di personaggi (e attori da Favino a Santamaria, da Kim Rossi Stuart alla Ramazzotti, da Emma Marrone alla Romanoff)  e lo zoom puntato su una donna e 3 uomini e sul loro attraversamento dei decenni. Il titolo recita Gli anni piu belli (dal 13 febbraio in sala) e Muccino chiosa: «Tutti i personaggi pensano che domani sarà un giorno migliore, nessuno è rassegnato, gli anni più belli sono quelli in cui lo slancio iniziale c’è, non c’è stagnazione, e non sono di un’età in particolare ma il film è pacificante, meno amaro di altri miei film».
E, dice Favino: «non è un caso che, come in C’eravamo tanti amati, anche qui si capisce che il gruppo finale non è più quello dell’inizio ma molti in noi si ritroveranno». In cosa? «Come il mio personaggio in una generazione smarrita, silente, fuori dalle ideologie, che a volte non riesce a trovare il modo per esprimersi» dice Santamaria. Mentre per Rossi Stuart «fare un discorso generazionale è difficile ma credo nei personaggi umili, nell’eroe alla Joker e non alla Batman e qui c’è ne sono».
E non è il solo. «Amo flirtare coi personaggi perdenti e per me i migliori anni son quelli che verranno» dice la Ramazzotti, mentre Emma confessa: «Mai recitato, neppure nelle recite scolastiche ma ho accettato la sfida e giocato a fare la mamma, a partorire, anche se non sono mai stata madre. E son pronta a tornare sul set: non c’è nulla di male ad afferrare una possibilità, un brandello di vita che tutti vorrebbero vivere».
 
 
SILVIA DI PAOLA