Cambiamenti climatici
6:02 am, 29 Gennaio 20 calendario

Fa troppo caldo e la natura va in tilt

Di: Redazione Metronews
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ROMA Clima primaverile nei “tre giorni della merla”, popolarmente conosciuti come i più freddi dell’anno. E i meteorologi  prevedono che le temperature continueranno a salire almeno fino al 4-5 febbraio. L’inverno anomalo ha mandato la natura in tilt dal nord al sud del Paese: le mimose iniziano a fiorire in Liguria in anticipo di 40 giorni rispetto all’appuntamento della festa della donna, i campi di grano sono a secco in Molise ed i mandorli già sbocciati in Sicilia con il rischio che il ritorno del freddo distrugga i raccolti. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dal meteo estremamente mite con elevate temperature massime e assenza di precipitazioni significative da oltre un mese con le limitazioni alla circolazione in Piemonte, Veneto e Lombardia e allerta anche in Emilia Romagna.
Cicli stagionali sconvolti
Il clima in questi giorni – spiega la Coldiretti – è quasi primaverile e ha fatto scattare un nuovo allarme inquinamento nelle città mentre nelle campagne si fanno i conti con cicli stagionali sconvolti, con la riviera ligure che inizia a colorarsi di giallo dalla fioriture anticipate delle mimose. Nel centro Italia – precisa la Coldiretti – in difficoltà per la carenza di acqua anche i cereali già seminati nei terreni mentre al sud in Sicilia stanno fiorendo a macchia di leopardo le varietà più antiche di mandorlo con un anticipo di addirittura dieci giorni.
Persi 14 miliardi in 10 anni
Un panorama rappresentativo di quello che sta avvenendo lungo tutta la Penisola dove l’agricoltura è l’attività dove più evidenti sono gli effetti provocati dal meteo pazzo di questo inverno. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con la più elevata frequenza di fenomeni estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità. L’agricoltura – conclude Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro in 10 anni.
«Ecco cosa sta succedendo»
«Siamo di fronte a una crisi climatica. Quest’anno l’inverno si è sentito poco: le temperature di gennaio in Italia sono state superiori alla media, anche se dobbiamo attendere la fine del mese per confermarlo». Lo dice Bernardo Gozzini, ricercatore del Cnr ed esperto di clima. E il peggio deve ancora venire: «Nei prossimi giorni, fino al 5 febbraio – avverte – avremo temperature insolitamente miti nella maggior parte delle capitali europee». Che cosa sta succedendo? «C’è un vortice polare molto forte – spiega Gozzini – cioè una bassa pressione che si crea sul Polo e trattiene l’aria fredda, non permettendole di scendere verso l’Europa, come normalmente accade durante la stagione invernale. Possiamo dire che questo vortice comincerà ad indebolirsi a febbraio, e dopo il 5 del mese le temperature andranno giù in tutto il continente». L’esperto del Cnr non ha dubbi: «Il clima è cambiato, è evidente, ma abbiamo la possibilità di intervenire per salvarci, contrariamente a quello che dicono molti scienziati secondo cui oramai è tardi. Non è mai troppo tardi. Le emissioni di Co2 hanno un effetto a lungo termine sul clima. Bisognerebbe cominciare a ragionare di interventi strutturali sul piano della mobilità e dei trasporti per abbattere l’inquinamento».
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29 Gennaio 2020
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