Dazi, con Usa e Cina export italiano a rischio
ROMA Dopo la tregua siglata dagli Stati Uniti con la Cina, ora va cercata una soluzione per la nuova stangata dei dazi annunciata da Trump contro la Ue. Una mannaia che potrebbe colpire vino, olio e pasta “Made in Italy” oltre ad alcuni tipi di biscotti e caffe esportati negli Usa per un valore di circa 3 miliardi. L’appello ad un intervento urgente viene da Coldiretti, Confagricoltura e Cia-Agricoltori Italiani. Nel mese successivo all’entrata in vigore dei primi dazi le esportazioni complessive del Made in Italy negli States sono crollate del 10,4% (mentre nei dieci mesi precedenti erano aumentate in media del 11,3%).
Una brusca frenata
Ma la frenata del nostro export agroalimentare potrebbe venire sia da Ovest (nuovi dazi Usa) che da Est. Nella tregua appena siglata con Trump, infatti, Pechino si è impegnata ad acquistare merci americane per 197 miliardi: questo avrà un impatto fortissimo sull’export italiano in Cina. L’accordo potrebbe sottrarre quote di mercato importanti ai produttori nazionali, mettendo lo stop a una crescita dell’export del 129% nel settore agroalimentare che vale 450 milioni di euro (soprattutto per allevamento e vino).
Schiacciati tra i due fronti
«L’Europa potrebbe ritrovarsi schiacciata tra i due fronti», ha commentato Sylvain Broyer, capo economista europeo dell’agenzia Standard&Poor’s. «Tutti sono contenti che non siamo più in una logica di escalation della tensione, ma non sappiamo ancora quale sarà il vero impatto dell’intesa tra Washington e Pechino. Dobbiamo garantire che l’Europa non si trovi bloccata nel mezzo», ha affermato una fonte della Commissione Ue.
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