Meno treni, più pendolari Binari sempre più difficili
L’ex Circumvesuviana, la Roma Nord-Viterbo e la Roma-Ostia Lido anche quest’anno si confermano le linee ferroviarie peggiori d’Italia, e sta messa male anche la Milano-Chiasso. Lo afferma Legambiente nel dossier Pendolaria. In troppe aree del Paese i treni si riducono, i tempi di percorrenza si allungano, con la conseguenza che sempre più persone abbandonano questa modalità di trasporto perché trovano convogli sempre più affollati, vecchi e con continue cancellazioni. Il risultato, secondo l’associazione ambientalista, è che molti sono così costretti a spostarsi in auto o pullman con evidenti ripercussioni anche sull’inquinamento delle nostre città. Malgrado negli ultimi dieci anni i pendolari siano aumentati passando da 2,7 a 2,9 milioni sui treni regionali (+7%), il numero di treni in circolazione nelle regioni è aumentato solo dell’1,1%. Si riduce comunque a 15,4 anni l’età media dei treni in circolazione, rispetto al 2017 (quando il dato era di 16,8).
Classifica 10 linee peggiori:
1) Linee ex Circumvesuviane
2) Roma Nord-Viterbo
3) Roma S.Paolo-Lido di Ostia
4) Milano-Chiasso
5) Terni-Sansepolcro
6) Agrigento-Palermo
7) Battipaglia-Potenza-Metaponto
8) Genova-Arquata Scrivia
9) Torino-Ivrea-Aosta
10) Verona-Rovigo
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