Governo, altri sforzi per ridurre le tasse

Fumata nera dal vertice di maggioranza sulla manovra per cercare di trovare una quadra sui temi caldi sollevati da Italia viva. La riunione è stata aggiornata a oggi. Non sono bastate le due ore di vertice a Palazzo Chigi per trovare una sintesi, ma su un punto sembrano essere tutti d’accordo: «va fatto un ulteriore sforzo per ridurre la tassazione». A dirlo sarebbe stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, rivolgendosi «alle strutture del Mef e alla Ragioneria», avrebbe chiesto «di fare un ulteriore sforzo affinché quella che è già adesso una manovra che non aumenta la tassazione, non possa essere distorta per un paio di limitate misure collegate a tasse di scopo». È soprattutto Italia Viva a chiedere l’abolizione completa della Plastic Tax, già dimezzata. «Stiamo lavorando, fiducia nella maggioranza», fanno sapere i renziani, che in mattinata avevano lasciato il tavolo della discussione in Senato. 
Tensioni  schiaritesi sono alternate per tutto il giorno nella maggioranza. Al centro ancora anche il tema della prescrizione. «Non voglio una crisi di Governo per questo», dice il ministro Bonafede, mentre però Di Maio ribadisce: «La prescrizione per noi entra in vigore il 1 gennaio 2020 e su questo non si discute. Sui tempi dei processi, sulla riforma del processo penale, si può continuare a discutere». E su questo il Pd sta lavorando a una soluzione ponte, la possibilità di estendere i tempi della sospensione dopo il primo grado previsti dalla riforma Orlando: da 18 mesi fino a 3 anni. Con la possibilità di dare la delega al governo a trovare il modo per garantire tempi certi del processo, attraverso norme che entrino in vigore con la riforma del processo penale. 
Si lavora poi alla legge elettorale: la direzione è quella del proporzionale, ma Italia Viva avverte: ma non sul modello spagnolo e con correttivi che assicurino le adeguate garanzie di rispetto del pluralismo politico e territoriale.