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9:33 pm, 18 Novembre 19 calendario

Ultimatum agli studenti Nuovo capo della polizia

Di: Redazione Metronews
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La leader di Hong Kong Carrie Lam chiede ai manifestanti intrappolati nel PolyU, il Politecnico diventato la roccaforte delle proteste a favore della democrazia, di arrendersi pacificamente assicurando di aver ordinato alla polizia di gestire la situazione in modo umano. Per gli studenti intrappolati nell’ateneo è il terzo giorno di assedio. Siamo “estremamente preoccupati” per la situazione all’interno del PolyU, da tre giorni sotto assedio, e l’amministrazione di Hong Kong chiede una “soluzione pacifica” dell’occupazione dell’istituto, ha dichiarato la leader di Hong Kong, Carrie Lam, nel corso della conferenza stampa settimanale, durante la quale ha più volte definito “rivoltosi” gli studenti-manifestanti. I rivoltosi, ha detto citando un suo colloquio con i vertici della polizia di Hong Kong, “devono porre fine alle violenze, cedere le armi, uscire pacificamente e seguire le istruzioni della polizia”, aggiungendo che i minorenni all’interno del campus verranno trattati “in maniera molto umana”, e che non verranno immediatamente arrestati all’uscita dal PolyU. 
Polizia. Il Consiglio di Stato, il governo cinese, ha nominato il nuovo commissario di Polizia di Hong Kong, Tang Ping-keung, che sostituisce il capo della polizia uscente, Stephen Lo Wai-chung. “La decisione è stata presa in linea con la Legge Fondamentale”, che regola il rapporto tra Pechino e l’ex colonia britannica, scrive l’agenzia Xinhua, “e in base alla nomina alla candidatura e alla proposta del capo esecutivo, Carrie Lam”.
Campus. Sono ancora oltre un centinaio gli studenti all’interno del PolyU, giunto al terzo giorno di assedio. Lo ha affermato la leader di Hong Kong, Carrie Lam, durante la conferenza stampa settimanale, citando stime della polizia. All’inizio dell’assedio, c’erano 600 persone, delle quali circa duecento minorenni, ha detto, assicurando che la situazione può essere gestita “in maniera pacifica”. La polizia di Hong Kong, che pressa da vicino il campus del PolyU, ha lanciato il suo ultimatum: «Lasciate le armi, fatevi arrestare e non useremo violenza». Dietro c’è Pechino che insiste: nessun compromesso con i manifestanti. Intanto continuano gli scontri nel Politecnico, nella zona circostante e anche in un’area più ampia. Solo ieri si sono contati in tutto almeno 154 arresti e 116 feriti, tra cui un uomo di 82 anni. Dai genitori ma anche dalla comunità internazionale si leva l’appello a lasciar andare gli studenti, e Stati Uniti ed Unione europea hanno definito la violenza inaccettabile.

18 Novembre 2019
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