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9:05 pm, 17 Novembre 19 calendario

Irruzione della polizia Esplosioni nel Politecnico

Di: Redazione Metronews
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La polizia di Hong Kong ha fatto irruzione nel Politecnico dove si erano asserragliati alcune centinaia di manifestanti. Gli agenti, dopo una notte di stallo, sono penetrati nel campus e si sono sentite forti esplosioni. Cecchini della polizia hanno sparato gas lacrimogeni dall’edificio del museo che si trova di fronte all’università mentre agenti anti-sommossa correvano all’interno. Gli studenti hanno dato fuoco a un ingresso del Politecnico per cercare di rallentare l’attacco e l’incendio continua ad andare avanti.
Polizia. Dopo la comparsa di archi e bombe molotov, la polizia di Hong Kong ha avvertito i manifestanti barricati all’interno del Politecnico (PolyU) che potrebbe fare ricorso alla «forza minima necessaria», inclusi colpi di armi da fuoco, se non termineranno gli attacchi agli agenti «con armi letali», ripetutisi nel corso della giornata in cui l’istituto universitario è stato sotto assedio. Si tratta del primo avviso di questo tipo emesso dalla polizia di Hong Kong nei confronti dei manifestanti in oltre cinque mesi di proteste anti-governative.       Poco prima del messaggio video, in un comunicato diffuso dall’amministrazione di Hong Kong, la polizia aveva fatto nuovamente appello a tutti coloro che fossero ancora all’interno del campus di uscire e di obbedire alle istruzioni degli agenti, aggiungendo che la polizia stava pianificando il prossimo round di operazioni. Un agente di polizia è stato ferito da una freccia lanciata da un manifestante, e un veicolo blindato ha preso fuoco. Gli agenti hanno fatto ricorso ai gas lacrimogeni e agli idranti con liquido chimico blu. Decine di persone sono già state arrestate nei pressi del campus. Molti manifestanti sono scesi per le strade in diverse zone della penisola di Kowloon in tarda serata e nei pressi del campus si sono registrati nuovi scontri tra manifestanti pro-democrazia e gli agenti, intorno alla mezzanotte. Nella zona del Politecnico si trovano anche alcuni parlamentari pro-democrazia che chiedono di porre fine all’assedio.

17 Novembre 2019
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