Il Cern riconferma Fabiola Gianotti direttore
”Il Consiglio nomina Fabiola Gianotti per un secondo mandato come direttore generale del Cern”. Lo annuncia su Twitter l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. Un nuovo primato per la scienziata italiana, la prima donna in 60 anni che dal 1 gennaio del 2016 è alla guida del centro di ricerca di Ginevra. Gianotti è nata il 29 ottobre del 1960 a Roma, figlia di una letterata siciliana e di un geologo piemontese.
Farnesina. La Farnesina esprime grande soddisfazione per la rielezione, avvenuta durante la sessione straordinaria odierna del consiglio dell’organizzazione, della professoressa FabiolaGianotti a direttore generale del Cern per il quinquennio 2021-2025. Per il laboratorio più importante al mondo nel campo della fisica delle particelle, fa notare un comunicato del ministero degli Esteri, è la prima volta che il direttore generale uscente viene riconfermato per un secondo mandato. La professoressa Gianotti, prima donna nella storia del Cern a ricoprire la massima carica direttiva, ha ottenuto una maggioranza di voti di oltre i due terzi necessari per vincere l’elezione in prima battuta, confermando l’apprezzamento del suo operato e delle sue doti scientifiche a livello internazionale. Il risultato è frutto di un’intensa campagna di sensibilizzazione a favore della riconferma della professoressa Gianotti guidata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale grazie all’azione delle Ambasciate coinvolte e della Rappresentanza Permanente presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra, insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Oltre alla professoressa Gianotti, il Cern ha ospitato e ospita numerose eccellenze italiane: tra i predecessori della professoressa si annoverano infatti il Premio Nobel Carlo Rubbia e Luciano Maiani mentre Edoardo Amaldi è stato uno dei fondatori nonché segretario generale dell’Organizzazione. Oggi, il personale italiano stabilmente impiegato al Cern è pari a 311 unità su 2667, delle quali ben 105 su 563 ricoprono posizioni apicali, pari a circa il 20% del totale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA