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6:42 pm, 2 Novembre 19 calendario

La manovra al Parlamento ma la tensione resta alta

Di: Redazione Metronews
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Il testo della manovra è stato ‘bollinato’ dalla Ragioneria dello Stato e a breve verrà inviato in Parrlamento. Il testo contiene 119 articoli raccolti in 90 pagine. Quasi certamente la controversa misura sulle auto inquinanti verrà modificata durante l’iter parlamentare, anche se sono in molti – in primis Matteo Renzi – a volerla proprio cancellare. Del resto, lo stesso Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, non ha fatto mistero di non esserne entusiasta mentre come previsto sono piovute critiche da tutte le parti politiche e non, a partire dalle associazioni di categoria. Il rebus sarà trovare però una copertura ai mancati introiti – inizialmente quantificati sui 513 milioni – che comporterebbe una sua eventuale eliminazione dalla legge di bilancio. Se non dovessero trovarsi altre risorse, appare molto probabile che la misura resti in manovra, ma di sicuro andranno apportati ulteriori aggiustamenti. Nella versione che ha avuto la bollinatura della Ragioneria dello Stato, è stata confermata la modifica apportata dal Tesoro: ossia, vengono esclusi i veicoli elettrici e quelli ibridi mentre quelli superinquinanti andranno tassati al 100%.
Tensione sulle tasse. Ma la tensione nella maggioranza resta altissima anche sul resto. Matteo Renzi torna a ‘picconare’, ma Pd e M5s fanno  avvertono: se cade questo governo si torna al voto. Il leader di Italia viva va alla carica sulla manovra e chiarisce che il suo partito non sosterrà mai nuove tasse. “Le tasse su zucchero, plastica e auto aziendali” sono “una inspiegabile mazzata alla classe media”. Renzi riconosce che, oltre che sull’Iva, “in questa manovra c’è qualche segnale incoraggiante su famiglia, sanità, stipendi”, ma avverte: “Ora c’è bisogno di eliminare i tre principali errori rimasti”, ovvero le tasse su zucchero, plastica e auto aziendali.  In un’intervista Renzi arriva anche ad ipotizzare un cambio della guardia a palazzo Chigi: “Niente di personale sia chiaro, a me sta a cuore l’Italia non il futuro dell’avvocato Conte”, afferma l’ex premier, secondo il quale si potrebbe “andare avanti con o senza Conte”.
La reazione Pd e M5S.    Parole e toni che suscitano la netta e compatta reazione del Pd. Dal Nazareno parte un fuoco di fila contro l’ex segretario, al cui indirizzo viene fatto recapitare un messaggio chiaro: “Il Governo Conte è l’ultimo di questa legislatura. Chi lo indebolisce con fibrillazioni, allusioni, retroscena di palazzo, fa il gioco della destra. Forse sarebbe ora di smetterla”, afferma il capo delegazione dem, Dario Franceschini. ​Il M5S mette subito in chiaro: “Non esiste futuro per questa legislatura se qualcuno prova a mettere in discussione il presidente Conte con giochini di palazzo, immaginando scenari futuri decisamente fantasiosi. Lo stesso vale anche se si continua a indebolire quest’esecutivo attraverso messaggi che fanno male al Paese e che lo mettono continuamente in fibrillazione”. 

2 Novembre 2019
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