Studi di Cinecittà Inaugurato il Miac
ROMA. Un luogo per ritrovare o scoprire il nostro immaginario collettivo, dove i visitatori possono conoscere e vivere la storia e l’evoluzione dell’arte più potente nata oltre un secolo fa: l’arte delle immagini in movimento, l’Audiovisivo. Questo è il presupposto di ciò che vuole raccontare il Miac, il nuovo Museo italiano dell’audiovisivo e del cinema, che aprirà al pubblico negli studi di Cinecittà dal prossimo dicembre. Il Miac è stato presentato ieri in anteprima alla stampa a Cinecittà, alla presenza del ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. Si tratta del primo museo multimediale, interattivo e immersivo interamente dedicato al genere nella Capitale. Il percorso, tutto multimediale, spazia dalle origini del cinema ai filmati che hanno costituito i grandi archivi del nostro Paese fino all’arrivo della televisione e alla nascita e allo sviluppo della nuova immagine digitale. Il racconto non è didascalico, non procede per cronologia, ma si sviluppa per aree tematiche trasversali, come il potere, la musica, la commedia, la lingua, l’Eros. Il Museo italiano dell’audiovisivo e del cinema sorge all’interno degli studi di Cinecittà su un’area di 1650 metri quadri, nell’edificio un tempo sede del Laboratorio di sviluppo e stampa. «È una rara soddisfazione vedere aprire un museo in così poco tempo e l’imprevedibilità della politica ha fatto in modo che fossi qui da ministro», ha detto il ministro Franceschini, ricordando che l’idea del museo era stata lanciata da lui stesso cinque anni fa, in occasione della mostra al Vittoriano per i 90 anni del Luce.
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