Santona mummificata assolti marito e figlio
CUNEO Arrivavano da tutta Italia per “ascoltare” le preghiere di Graziella Giraudo, la santona trovata mummificata nel 2013, diciassette anni dopo la sua morte, in una villetta di Borgo San Dalmazzo, nel Cuneese. Della donna non si avevano più notizie dal 1996 quando era deceduta all’età di 50 anni per cause naturali. Una morte che nessuno ha mai denunciato. Nel 2013 la svolta: muore anche la consuocera che condivideva l’alloggio. I carabinieri lo ispezionano e trovano la santona mummificata. In tutti quegli anni un gruppo di fedeli avrebbe visitato periodicamente il cadavere. Nel processo di primo grado sono stati condannati il marito e il figlio. Ma ieri, al processo di secondo grado, la Corte di appello di Torino ha ribaltato il verdetto del tribunale assolvendo tutti gli imputati «per non aver commesso il fatto».
METRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA