Isole verdi in crescita nella ex Milano grigia
CITTA’ Una volta era una città grigia e nebbiosa. Oggi la nebbia è scomparsa e Milano non è più nemmeno tanto grigia. Il futuro promesso dal nuovo pgt (piano governo del territorio) racconta di 20 nuovi parchi e 3milioni di alberi entro il 2030. L’oggi parla di una quota di verde procapite non altissima, 18 mq a testa, ma in costante crescita, tra giardini veri e propri e fazzoletti di terra sottratti all’asfalto e trasformati in aiuole o orti condivisi.
Non è quindi così strano che il Touring abbia deciso di dedicare ai giardini e parchi di Milano una guida, che racconta curiosità e bellezza di 43 aree verdi milanese. Nove sono quelle realizzati dopo il 2000, non solo la Biblioteca degli alberi e Citylife ma anche realtà ancora poco conosciute fuori dal perimetro del centro, come il parco dell’Acqua a Rubattino, 9 ettari con un laghetto e aree giochi, realizzato tra i vecchi capannoni dell’Innocenti Maserati e la tangenziale Est. «Un “non luogo” ai margini di un’area dismessa trasformato in un posto piacevolissimo» racconta Carla Chelo, autrice della guida. «Un fenomeno che investe tutta Milano, dove spazi non vivibili vengono rigenerati».
Un unicum milanese sono gli accordi pubblico-privato, che rappresentano una vera forza della trasformazione green della città e di cui i giardini di Porta Nuova sono l’esempio più evidente. Dalla Vigna di Leonardo al parco di Cascina Merlata, dai Giardini Montanelli all’Idroscalo, Chelo ci conduce alla scoperta di una Milano che non ti aspetti, piena di angoli dove rifugiarsi. Una guida utile per i turisti ma soprattutto per i milanesi distratti. (Milano. Parchi & Giardini, Touring Club, 19,9 euro).
PAOLA RIZZI
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