elezioni regionali
11:41 pm, 27 Ottobre 19 calendario

L’Umbria va a destra Affluenza in forte aumento

Di: Redazione Metronews
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L’Umbria boccia l’alleanza fra Partito democratico e Movimento 5 Stelle, e volta pagina per il governo regionale, con possibili ripercussioni su quello nazionale. Già gli exit poll davano in netto vantaggio la candidata leghista Donatella Tesei (appoggiata da tutto il centrodestra) con circa venti punti di scarto su Vincenzo Bianconi, candidato che alla fine aveva messo d’accordo l’attuale maggioranza di governo. Da registrare la rilevante crescita dell’affluenza alle urne. «Aspettiamo i dati veri. A occhio, abbiamo fatto una impresa storica». Con un atteggiamento inedito ad appena pochi minuti dalla chiusure delle urne Matteo Salvini appena arrivato in maglietta verde a Perugia, all’Hotel Fortuna, ha rilasciato subito una prima dichiarazione trionfalistica, e una foto su Facebook con la candidata vincente.  
Umbria ex-rossa. La Regione Umbria è stata governata ininterrottamente governata da alleanze d sinistra dalla sua nascita nel 1970. È però anche vero che negli ultimi tempi (funestati dalla scandalo corruzione che ha portato alle dimissioni la presidente PD) il centrodestra aveva già conquistato la maggioranza dei comuni e aveva preso più voti dei rivali alle elezioni europee. 
Le reazioni. Un voto locale ma dal peso nazionale, come prima prova dell’alleanza Pd-M5S. «Ciao ciao giallorossi», scrive subito su Twitter Claudio Borghi, deputato della Lega. Anche nei 5 Stelle si alzano voci che ora contestano la linea seguita: «Il dato conferma il fatto che il patto civico nasce come alternativa e terza via rispetto alle coalizioni  strettamente politiche», commenta Stefano Lucidi, senatore umbro del M5S. «vi dico che domani non succederà niente, il governo rimarrà in sella perché non ha alternative», commenta Rotondi (Forza Italia).
Pd, Marcucci: “Riflettere”. “È una sconfitta evidente, che non avrà conseguenze sul governo, ma impone una riflessione ben più approfondita sulle alleanze”. Lo scrive il presidente dei senatori pd, Andrea Marcucci, in una nota.     “Il matrimonio tra Pd e M5S in Umbria mette in evidenza tutti i limiti di alleanze costruite all’ultimo minuto e senza contenuti. Mi auguro che in vista delle prossime regionali, il Pd discuta meglio con i territori se sia o meno il caso di presentarsi in coalizione”, aggiunge Marcucci. “Meglio misurare il rapporto con i 5 stelle al governo e solo dopo decidere cosa fare. Il Pd ha ancora un asso nella manica: non diluire o peggio disperdere la vocazione maggioritaria”. 

27 Ottobre 2019
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