Festa del Cinema, Ardant: «Una donna senza nostalgia»
ROMA Una volta lo amava, quando era un disegnatore di successo. Ma le cose cambiano e oggi accusa il marito «di essere pigro, di odiare gli altri e ogni progresso» . Lo accusa e lo lascia.
Lei ha la forza di Fanny Ardant e vuole andare avanti. Ad ogni costo. Di più. Ha idee molto chiare sul come ed è certa che «a volte dimenticare è una vera felicità».
Ecco la donna protagonista dell’irresistibile “Le Belle Epoque”, presentato alla Festa del Cinema dall’attrice (che recita al fianco di Daniel Auteuil e Guillaume Canet) e che di se confessa: «Se come il mio personaggio potessi scegliere di rivivere un momento della mia vita di attrice penserei alla perfezione de “La donna della domenica”».
E di questa donna che chi vede il film non dimenticherà facilmente, una donna crudele e fascinosa, dice: «È un misto di forza e fragilità, è crudele perché non vuole rassegnarsi alla fine di un amore ma proprio la crudeltà le riporterà il suo uomo. Del resto la bellezza del personaggio sta nella sua contraddizione e nella nostalgia che il personaggio non vuole provare».
E lei? «Tutto quello che ho vissuto, le cose felici o infelici, le ho conservate, sono una maestra del ricordo e anche se mi dicono di non guardare il passato, io vivo guardandolo ma amo anche vivere il presente. Per me passato e presente sono due gemelli».
Oggi alla Festa del Cinema di Roma è il giorno di Martin Scorsese e della sua storia di crimini e scomparse nell’America del dopoguerra nell’attesissimo “Irishman”.
SILVIA DI PAOLA
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