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7:58 pm, 18 Ottobre 19 calendario

Scontri a Barcellona Barricate e proiettili di gomma

Di: Redazione Metronews
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Scontri a Barcellona dove oltre mezzo milione di manifestanti ha riempito il centro della città per protestare contro le pesanti condanne inflitte ai leader separatisti della Catalogna. La polizia nazionale ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i manifestanti che avevano costruito barricate e lanciato oggetti contro gli agenti. I disordini sono iniziati a pochi metri dal quartier generale della polizia nazionale e si sono estesi in piazza Urquinaona, dove decine di uomini incappucciati continuano a lanciare pietre contro i poliziotti.
Clasico.   La Federcalcio spagnola intanto ha ufficializzato il rinvio per motivi di sicurezza del ‘Clasico’ Barcellona-Real Madrid, in programma alle 13 del 26 ottobre. Troppo pericoloso disputare la gara più sentita del campionato al Camp Nou, soprattutto alla luce del sostegno che il club blaugrana ha sempre fornito alla causa separatista.
Puigdemont.  A Bruxelles, l’ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, si è consegnato alla procura belga in relazione al nuovo ordine di cattura internazionale della Corte suprema spagnola. Puigdemont ha respinto la richiesta di estradizione ed è stato rilasciato.     La polizia spagnola ha aperto un’indagine sull’app Tsunami Democratic che i manifestanti più facinorosi usano per darsi appuntamento. Lo stesso presidente della Generalitat, Quim Torra ha condannato “gli atti di vandalismo”: “Non possiamo permettere che un gruppo di infiltrati danneggi l’immagine dell’indipendentismo”, ha avvertito denunciando l’azione di gruppi estranei alla causa separatista. Poi ha rilanciato la sfida di un nuovo referendum entro due anni per l’indipendenza da Madrid.      Il premier socialista spagnolo, Pedro Sanchez, ha invece attribuito le violenze a “giovani catalani coordinati”. Torra deve scegliere “se vuole essere il presidente dei catalani o un attivista”, ha affermato il ministro dell’Interno spagnolo, Fernando Grande-Marlaska. Finora gli arresti per i disordini sono 16, per metà dei quali è scattata la detenzione in carcere. 

18 Ottobre 2019
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