Brexit
8:22 pm, 17 Ottobre 19 calendario

Brexit, è accordo Il divorzio si avvicina

Di: Redazione Metronews
condividi

Bruxelles e Londra sono riuscite ad arrivare a un accordo di divorzio per la Brexit. Il testo, che mantiene i diritti dei cittadini europei in Gb ma modifica sostanzialmente la normativa sull’Irlanda, sarà adesso sottoposto all’esame dei capi di Stato e di governo dell’Ue che si riuniscono oggi a Bruxelles. Ma lo scoglio sarà al parlamento britannico di Westminster, dove non è detto che il premier britannico, Boris Johnson, ottenga la maggioranza. L’intesa è stata annunciata via Twitter dal presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, e il premier britannico, Boris Johnson. “Dove c’è volontà, c’è un accordo. E noi ne abbiamo uno”, ha esultato Juncker, in un messaggio su Twitter, invitando il leader dell’Ue ad appoggiare l’intesa nel vertice tra oggi e domani a Bruxelles. Secondo Juncker, si tratta di “un accordo giusto ed equilibrato” che testimonia “il nostro impegno per trovare una soluzione”.
Intesa. L’intesa -ha spiegato il capo negoziatore dell’Ue Michel Barnier- prevede che il Parlamento nordirlandese possa votare le disposizioni volte a evitare una frontiera fisica nell’Irlanda del Nord 4  anni dopo la sua entrata in vigore, ovvero una volta che si concluda il periodo di transizione successivo alla Brexit(il voto comunque richiederà una maggioranza semplice, il che toglie al Dup, il partito unionista nordirlandese, l’eventuale potere di veto). E prevede che l’Irlanda del Nord rimanga allineata agli standard qualitativi e a determinate normative del mercato unico europeo però faccia parte del territorio doganale del Regno Unito; i controlli delle merci dal Regno Unito a Belfast si effettueranno nel punto di ingresso del territorio britannico, in modo da non ricreare un confine fisico nell’isola.    Adesso gli occhi sono puntati su Londra. Johnson ha bisogno dell’appoggio di deputati di altre formazioni politiche per ottenere il via libera. Il voto sarà dopodomani, la prima volta che Westminster si riunisce di sabato dalla crisi delle Falkland. Johnson ha bisogno di almeno 320 voti e per ora è quasi sicuro di poter contare su 259.
 

17 Ottobre 2019
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo