Riforma costituzionale
8:30 pm, 7 Ottobre 19 calendario

Arriva la sforbiciata dei parlamentari

Di: Redazione Metronews
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ROMA Dagli attuali 945 ai futuri 600 parlamentari: 400 deputati invece di 630 e 200 senatori invece di 315. Una “sforbiciata” degli eletti pari al 36,5%. È la conseguenza dell’approvazione definitiva della riforma costituzionale targata M5S, e ora appoggiata anche da Pd, Leu e Italia viva, tutte forze che sostengono il governo Conte II. Il via libera, salvo sorprese, dovrebbe arrivare oggi anche con l’ok – stando alle dichiarazioni ufficiali – di Forza Italia, FdI e Lega. Ultimo passaggio alla Camera prima dell’entrata in vigore della riforma, che non avverrà prima di gennaio 2020, in quanto bisognerà attendere i tre mesi previsti per consentire, a chi lo ritiene necessario, di richiedere lo svolgimento del referendum.
Patto sui “correttivi”
Le forze di maggioranza hanno trovato l’accordo sul pacchetto di riforme che andranno a controbilanciare gli effetti del taglio dei parlamentari, “correttivi” per evitare una penalizzazione della rappresentanza. M5S, Pd, Leu e Iv hanno firmato un documento di impegno che prevede entro ottobre la modifica del ddl sui 18enni per equiparare i requisiti di elettorato attivo e passivo di Camera e Senato; la modifica del principio della base regionale per l’elezione del Senato e per riequilibrare il peso dei delegati regionali nell’elezione del presidente della Repubblica. Entro dicembre l’impegno sulla nuova legge elettorale (nel documento non si fa cenno ad alcun modello) «per garantire più efficacemente il pluralismo politico e territoriale, oltre alla parità di genere», con riforme che andranno ad incidere sull’istituto della sfiducia costruttiva e sulla possibilità che sia il Parlamento in seduta congiunta a votare la prima fiducia al governo. Infine, l’ultimo step riguarderà la modifica dei regolamenti di Camera e Senato.
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7 Ottobre 2019
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