Diego Maradona Asif Kapadia
6:20 am, 23 Settembre 19 calendario

«Maradona, il mito e l’uomo, tra trionfi e disastri»

Di: Redazione Metronews
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CINEMA All’inizio era una specie di semidio. Almeno a Napoli. Ma, in realtà, era una maschera. Il vero Diego Maradona «non riesce mai ad integrarsi del tutto, ha tanta rabbia che si porta dentro e tutti i suoi problemi e le sue difficoltà derivano dal suo non essere preparato alla celebrità» chiosa Asif Kapadia (già premio Oscar per “Amy”)  che lo racconta nel film “Diego Maradona”, presentato allo scorso festival di Cannes e dal 23 in sala. Interviste esclusive  e immagini tratte dal suo archivio personale di oltre 500 ore di filmati mai visti prima, per intrecciare di nuovo la storia di uno dei più grandi calciatori di sempre, di uno che affrontò giganti europei, rovesciando le sorti di squadre del calibro di Juventus, Milan e Inter. Ma non basta o non è tutto.
Perché il film è anche la storia di un ragazzino povero cresciuto in una baraccopoli, di un talento incapace di gestirsi, di un successo sgretolante. Che significa? «Che ogni trionfo sembra nella sua vita seguito da un esito disastroso, anche se di solito finisce per uscirne vincitore perché – continua il regista – è sveglio e scaltro e quando fallisce, si rialza, sta male ma continua a combattere. È un vero lottatore e per questo la sua è una storia che morivo dalla voglia di raccontare». E chi lo guarderà in questo film non vedrà mai solo l’icona, l’eroe latino, l’uomo di cui moltissimi suoi compatrioti sono pazzamente orgogliosi. Vedrà l’uomo pronto a cadere. Continuamente. E continuamente a rialzarsi. E vedrà le sue lacrime. Tante.
 
 
SILVIA DI PAOLA

23 Settembre 2019
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