Scuola
8:27 pm, 12 Settembre 19 calendario

Campanella di allarme per le scuole insicure

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Caro Governo, le scuole stanno riaprendo e per questo ti scrivo. Perchè quasi il 40% degli edifici ha bisogno di interventi di manutenzione straordinaria urgente; in oltre l’80% non sono state realizzate indagini per verificare la sicurezza dei solai, oltre il 60% degli istituti non dispone del certificato di agibilità e più del 76% delle amministrazioni non ha effettuato le verifiche di vulnerabilità sismica. Insomma, se per te la Scuola è una priorità, sappi che è urgente intervenire per mettere in sicurezza tutti gli edifici e garantire le stesse possibilità educative agli alunni di tutte le regioni italiane, perchè negli ultimi dieci anni la situazione non è migliorata e anzi sembra proprio essere bloccata: la progettazione è troppo lenta e quasi non c’è stato nessun passo avanti in tema di riqualificazione e sostenibilità». Comincia così la lettera aperta di Legambiente al Governo sul tema scuole. «Perchè da 20 anni – spiega l’associazione – facciamo dossier sull’edilizia e i servizi scolastici ed ora non possiamo fare a meno di lanciare un grido d’allarme, perchè tra nord e sud il diritto allo studio non è uguale per tutti, la necessità di interventi urgenti per la messa in sicurezza degli edifici cresce in maniera allarmante e anche i servizi sembrano essere prerogativa solo di alcune regioni del nord».
Sbloccare subito i fondi
«Occorre una decisa inversione di tendenza per garantire scuole sicure ed efficienti in tutto il Paese – aggiunge Legambiente – chiediamo tempi e azioni certe per affrontare di petto quella che è una delle vere grandi opere necessarie per il nostro futuro. È urgente intervenire attraverso il completamento dell’Anagrafe scolastica, per poter programmare priorità e tempi di intervento, ma anche per garantire il diritto alla consultazione di dati pubblici che interessano milioni di persone. Occorre sbloccare immediatamente i fondi rimasti senza decreto attuativo, quali ad esempio i BEI-CEB che consentiranno lo stanziamento di 1,5 miliardi netti per scuole più sicure, nuove ed efficienti, e ripristinare le funzioni di monitoraggio dei cantieri finanziati e il supporto progettuale agli enti locali bloccati con la chiusura della struttura di Missione per l’edilizia scolastica. Tutto ciò va fatto presto e con determinazione, perchè da azioni concrete come queste passa la sfida di una riqualificazione ambientale e sociale sostenibile del Paese».
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12 Settembre 2019
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