crisi di governo
2:02 pm, 26 Agosto 19 calendario

Crisi, giorno decisivo ma la strada è in salita

Di: Redazione Metronews
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Una giornata clou per le trattative per provare a formare una nuova maggioranza in vista del secondo giro di consultazioni al Quirinale. Un incontro tra Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti a Palazzo Chigi alle 18 è durato appena mezz’ora, poi un altro circa 4 ore. In vista c’è un possibile accordo tra M5S e Pd con un Conte bis, mentre Di Maio resterebbe ministro.  Tuttavia ci sono ancora differenze su contenuti, programma e sulla legge di bilancio 2020. Un nuovo incontro tra M5s e Pd è previsto alle 11. L’incontro alle 11 servirà a mettere in fila le questioni più complicate dal punto di vista del programma, come la manovra 2020, giustizia e decreti sicurezza. In ambienti del Pd c’è ottimismo sulla chiusura di un accordo, ma la strada si è dimostrata più in salita del previsto. Prima bisogna chiudere sul programma e poi sul premier, che per M5s deve essere Conte.
Totoministri. La Tav non ha diviso solo M5s e Lega, ma anche pentastellati e dem. Anche per questo motivo il Pd, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, vorrebbe un proprio esponente al dicastero delle Infrastrutture (il nome che gira e’ quello della vicesegretaria Paola De Micheli che pero’ potrebbe anche andare allo Sviluppo Economico) mentre il Movimento 5 stelle propone l’attuale capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli. Sciolto il nodo sul premier – confermata la permanenza di Conte a palazzo Chigi – rimangono diverse ‘caselle’ ancora da riempire. Tra queste il Mef: dovrebbe andare al Pd, ma non sarebbe stato ancora deciso se verra’ fatto il nome di Pier Carlo Padoan o quello di Antonio Misiani. Qualche ‘chances’ anche per Tria. Vicepremier unico dovrebbe essere Andrea Orlando mentre Luigi Di Maio dovrebbe rimanere ministro (per lui ipotesi Viminale o dicastero del Lavoro). Paolo Gentiloni favorito per gli Esteri mentre per M5s dovrebbero rimanere Giulia Grillo, Riccardo Fraccaro e probabilmente Alfonso Bonafede, anche se alla Giustizia non e’ escluso che vada l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso. Il premier dimissionario Giuseppe Conte, stando a fonti parlamentari, vorrebbe indicare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e avere voce in capitolo sul programma. Conte avrebbe dato rassicurazioni su alcuni decreti – in primis quello sulla sicurezza – che i dem vorrebbero rivedere e sulla possibilita’ di una convergenza sulla legge di bilancio.
Salvini. “Il presidente della Repubblica ha chiesto una maggioranza stabile”, io “sfido un italiano a dirmi che una maggioranza Pd-M5s e Leu sia maggioranza stabile che va avanti con le idee chiare. Al presidente della Repubblica ribadiremo che la via più democratica è il voto”, ha detto Matteo Salvini in conferenza stampa. “Se qualcuno sta svendendo la sovranità di questo Paese in nome della Merkel lo spieghera’ agli italiani”.

26 Agosto 2019
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