Roma
12:21 pm, 26 Luglio 19 calendario

Choc per il vicebrigadiere massacrato con 8 coltellate

Di: Redazione Metronews
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Ucciso con 8 coltellate, una di queste al cuore, per un borsello e 100 euro. Così è morto intorno alle 3 di notte a Roma, il vice brigadiere Mario Cerciello Rega, 35 anni, durante un intervento in via Pietro Cossa, nei pressi di piazza Cavour, nel centralissimo quartiere Prati. Il giovane brigadiere, nato a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, era sposato da appena 43 giorni.  
Indagini.  Dal furto di un borsello di un pusher a Trastevere, si è consumata nel giro di pochissime ore, nella notte tra il 25 e il 26 luglio, la bravata dei due ragazzi americani, culminata con la morte di un militare dell’Arma e il loro fermo per concorso in omicidio aggravato ed estorsione. Christian Gabriel Natale Hjort e Elder Finnegan Lee, 19enni di San Francisco, da ieri notte sono rinchiusi nel carcere romano di Regina Coeli. i due ragazzi, nella zona di piazza Mastai, vanno alla ricerca di droga nella notte di venerdi scorso. Comprano un po’ di cocaina da un pusher (Sergio B.) ma dopo un po’ si accorgono di essere stati imbrogliati: avevano acquistato dell’aspirina. Tornano dal pusher e gli portano via per vendetta il borsello, contenente tra l’altro un cellulare, fondamentale strumento di lavoro per chi spaccia droga e ha necessità di mantenere rapporti con la clientela. Il pusher si mette in contatto con i due e chiede loro la restituzione del borsello. I ragazzi americani si dicono disposti a restituire quanto dovuto formulando una richiesta di ricompensa di 100 euro e un grammo di cocaina. Stabiliscono l’appuntamento, per lo scambio, in via Pietro Cossa, a due passi dall’hotel Le Meridien Visconti dove hanno preso una stanza, e l’orario, le 2 di sabato 26.  All’incontro concordato, pero’, i due giovani trovano i carabinieri Mario Rega Cerciello e Andrea Varriale, a loro volta allertati dal pusher. I militari sono in borghese e, si legge nel provvedimento di fermo, si qualificano come appartenenti all’Arma, anche se quest’ultima circostanza è confermata solo da Natale Hjorth che è in grado di capire l’italiano. L’altro la nega o si giustifica dicendo di non comprendere la nostra lingua. I carabinieri, che non estraggono le armi, si avvicinano agli americani con i quali “ingaggiano una colluttazione”. Cerciello con Elder che estrae un coltello e Varriale con Natale Hjorth. Cerciello viene colpito “in zone vitali” con “numerosi fendenti” e muore poco dopo al Santo Spirito, inutilmente soccorso in un primo momento dal collega che è costretto a lasciare stare il giovane americano. Elder e Natale Hjorth “si danno a una precipitosa fuga verso l’hotel incuranti delle condizioni di Cerciello, esanime”. Il facchino de Le Meridien, Biagio Di Paola, presente alle 2,45 presso la struttura, nota il “passo veloce con il quale uno dei due ragazzi entra nell’albergo” e fornisce agli investigatori una descrizione dell’abbigliamento.
I carabinieri. I carabinieri in un post sulla pagina ufficiale di Facebook: “Nella sua nuda essenza anche la tragedia più grande è fatta di numeri: il vice brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno. E’ morto stanotte a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i 2 autori di un furto pretendevano in cambio della restituzione di 1 borsello rubato. In gergo si chiama ‘cavallo di ritorno'”.    I carabinieri, che su Twitter parlano di “giorno di lutto”, esprimono così il loro dolore: “Ma quei numeri non sono freddi, sono il conto di un’esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l’infinito. Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110 mila carabinieri. Il più vivo cordoglio ai suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio”. 
Mattarella. “Ho appreso con profonda tristezza la notizia del decesso del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega, ferito mortalmente mentre era impegnato in un controllo di polizia. Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei criminali responsabili, desidero esprimere a lei, signor Comandante Generale, e all’Arma dei Carabinieri, la mia solidale vicinanza, rinnovando i sentimenti di considerazione e riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori dell’Arma a servizio dei cittadini”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di C.A. Giovanni Nistri.    “La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore e gli auguri di pronta guarigione al carabiniere Andrea Varriale rimasto ferito», conclude il Capo dello Stato.

26 Luglio 2019
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