Maurizio Guandalini
5:18 am, 18 Luglio 19 calendario

Quella affabulazione roca tabacco

Di: Redazione Metronews
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Avanti maestru, fozza susemini! Chi se ne fotte della scrittura, quello è solo un mezzo di sostentamento per comprare le sigarette. E pagare il collaboratore domestico. Turco. Le gag dell’amicone siciliano di Letojanni.  Fiorello ha scontornato la simpatia di Camilleri. Più personaggio del commissario Salvo. La cicca penzolante. Il viso immerso nella nuvola di fumo. Nazionali, senza filtro. Gemello imponente di Hitchcock, affezionato agli havana.  
Non ho mai letto fino all’ultima pagina un suo libro. E nemmeno ho visto per intero  Montalbano in tv. Mi confortava sapere che c’erano signori di tal stampo.  L’affabulazione roca tabacco. I racconti della fanciullezza.   Il successo tardi. Il primo libro pagato di tasca sua. Se Fellini sta alla Romagna, Camilleri sta alla Sicilia. All’immaginario dove accucciare l’infanzia. Vigàta. Come Rimini. L’amarcord, umiltà del provinciale. Attento a sapere quello che dicono di lui nella piazza del paese.  Preferendo correre per tifare  la squadra di Porto Empedocle, dove è nato, che trangugiare al cenacolo dei puristi. Reggere uno stile.  Dal tediare retorico. Che Camilleri non sopportava. Cosciente di non lasciar alcun messaggio ai posteri.  Figlio del giallo abecedario. Allergico alle combriccole intellettuali, è stato l’eroe, non cercato, di  un neo patriottismo garibaldino. Dalla camicia rossa. Comunista convintissimo della religiosità  di quegli ideali.  Alti.  Nei suoi libri gli italiani hanno scoperto la leggerezza. Abbracciando segni grafici incomprensibili diventati lingua. Da interpretare. Il vero successo di uno scrittore. Avrebbe preferito un finale meno tirato. Per scoprire l’eterno. Che nell’ultimo frammento di tribolata vita aveva fretta di conoscere. Un viaggio introspettivo alla ricerca del mistero dell’umano.  Forza alziamoci, Camilleri sono.
MAURIZIO GUANDALINI

18 Luglio 2019
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