Ong interviene in Libia Naufragio in Tunisia

«Tutti i 54 naufraghi sono stati salvati e si trovano adesso a bordo della Alex Mediterranea. Tra loro 11 donne (tre incinte) e 4 bambini», lo ha riferito l’ong Mediterranea intervenuta con la sua barca a vela nella zona Sar libica. «La motovedetta libica è arrivata tardi – aggiunge l’ong – prima ha intimato l’alt, poi si è allontanata. Siamo enormemente felici di aver strappato 54 vite umane all’inferno della Libia». «Gli immigrati presi a bordo da Mediterranea sono in acque libiche, e attualmente sono più vicini alla Tunisia rispetto a Lampedusa. Se questa ong ha davvero a cuore la salvezza degli immigrati faccia rotta nel porto sicuro più vicino, altrimenti sappia che attiveremo tutte le procedure per evitare che il traffico di esseri umani abbia l’Italia come punto di arrivo», commenta il ministro Salvini.
Naufragio in Tunisia
Intanto segnalato un naufragio con 80 dispersi su un gommone partito da Zuwara, in Libia, per raggiungere l’Italia. 
Tripoli libera tutti
Il governo di accordo nazionale (Gna) della Libia sta valutando di chiudere tutti i centri di detenzione dei migranti nella nazione e di liberare tutte le persone che vi sono rinchiuse, perché non è in grado di garantire la loro sicurezza. Ad affermarlo è stato il ministro dell’Interno a seguito degli attacchi dei jet da combattimento F16 contro un centro migranti con molti morti. 
Al confine sloveno
Fermati 29 migranti che tentavano di entrare in Italia dal confine con la Slovenia. «Più uomini e mezzi per sigillare il confine», dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.