Ilva
8:23 pm, 26 Giugno 19 calendario

“Senza immunità il 6 settembre si chiude”

Di: Redazione Metronews
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Se non si cambia la norma sull’immunità penale, lo stabilimento ArcelorMittal, ex Ilva di Taranto, chiuderà il 6 settembre, cioè da quando l’abolizione dell’immunità diverrà operativa a seguito del decreto legge Crescita che, approvato dalla Camera il 21 giugno, è ora al Senato per il passaggio finale. L’annuncio di prossima chiusura dell’acciaiera l’ha fatto oggi, a margine della riunione di Eurofer, Geert Van Poelvoorde, amministratore delegato di ArcelorMittal Europa.
Immunità. L’immunità in questione è prevista da una legge del 2015. ArcelorMittal ritiene che queste garanzie ambientali siano fondamentali per portare avanti il piano ambientale dello stabilimento di Taranto. Allarmato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che dopo l’annuncio dell’ad dichiara: “Le dichiarazioni del gestore continuano a generare molta preoccupazione. Già al tavolo del Cis di lunedì scorso a Taranto avevo chiesto al vicepremier Di Maio se stesse elaborando per precauzione un piano alternativo, ma la risposta non è stata convincente. Spero il Governo agisca in fretta per mettere in sicurezza la vicenda”.
ArcelorMittal. “L’entrata in vigore del Decreto Crescita non consentirebbe ad alcuna società di gestire l’impianto oltre il 6 settembre, una data che è stata fissata dal governo, a meno che non sia garantita la necessaria tutela ambientale”, dichiara ​ArcelorMittal Italia a proposito dello stabilimento di Taranto, dove è subentrata all’Ilva. In una nota precisa che “non sarebbe possibile per nessuna società gestire lo stabilimento di Taranto senza identificare una soluzione costruttiva all’attuale contesto, come comunicato la settimana scorsa da ArcelorMittal SA. Le ragioni alla base di questa affermazione sono illustrate nelle dichiarazioni delle ultime settimane e si riferiscono al periodo necessario per l’attuazione del piano ambientale durante il quale sono richieste e sono attualmente in vigore le tutele legali”.  ArcelorMittal si dice comunque “aperta al dialogo con il governo e continua a sperare in una conclusione soddisfacente che consenta all’azienda di continuare a investire in modo significativo nell’industria siderurgica italiana”.
Mise: “Irresponsabili”.  Il Mise ha fatto filtrare la sua irritazione condannando quello che fonti del ministero hanno definito “un atteggiamento irresponsabile”. “Vogliamo trovare una soluzione assieme ad Arcelor Mittal” perché “l’avvio della Cig per i lavoratori dell’Ilva tramite comunicato stampa è un atteggiamento irresponsabile che mina l’equilibrio sociale del territorio di Taranto”, hanno spiegato le stesse fonti.
Salvini.  “Non ci possiamo permettere la chiusura dell’ex-Ilva, sono migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti. Per carità la tutela ambientale, ma gli imprenditori arrivati adesso hanno ereditato una situazione disastrosa e in nove mesi non possono sistemarla”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Porta a Porta in onda stasera a proposito del sito produttivo di Taranto. 

26 Giugno 2019
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