maturità 2019
12:10 pm, 23 Giugno 19 calendario

Maturità, esame orale L’incognita delle tre buste

Di: Redazione Metronews
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Le preoccupazioni dei maturandi non sono finite. Anche l’esame orale, che per molti inizierà domani, sarà all’insegna della novità. Non ci sarà più la tesina, da cui fino all’anno scorso iniziava il colloquio, ma degli spunti racchiusi in tre buste: lo studente dovrà sceglierne una. Il Miur nei giorni scorsi, in un video postato sui suoi canali social, ha cercato di tranquillizzare i ragazzi spiegando che la prova orale sarà sostanzialmente divisa in quattro parti. La scelta di una delle tre buste, elaborate dalla commissione esaminatrice, sarà solo l’inizio dell’esame orale. “Non si tratterà di domande – ha chiarito il video – ma di testi, documenti, esperienze o problemi”. Seguirà un momento in cui lo studente parlerà delle competenze trasversali e dell’orientamento. Esperienze che potranno essere raccontate anche attraverso una breve relazione o un elaborato multimediale. Il colloquio proseguirà sui temi di Cittadinanza e Costituzione e si concluderà con un discorso sulle prove scritte. 
Vale fino a 20 punti. Dal punto di vista del punteggio, l’orale può valere fino a 20 punti, cioè un terzo rispetto ai 60 spettanti alla commissione. Gli altri 40 possono essere assegnati per le due prove scritte, quella di italiano, uguale per tutti, e quelle differenziate per i singoli istituti. Una novità da sottolineare, è che da quest’anno viene dato più peso al percorso di studi: il credito maturato nell’ultimo triennio vale fino a 40 punti su 100, invece dei 25 del passato. Una sorta di ‘tesoretto’ che il candidato accumula nel suo percorso scolastico e che nessuno potrà togliergli. La Commissione d’esame può, invece, motivatamente integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50.
Indicazione pratica. Secondo un sondaggio di Skuola.net, il 53% dei maturandi ha dichiarato di non aver avuto la possibilità di fare delle prove generali dell’orale. A cui si aggiunge il 33% che ha fatto un solo test. E’ andata meglio al 14%, che ha avuto modo di cimentarsi più volte sulle domande a sorpresa, contenute nelle buste. Un maturando su 4 – sempre secondo l’indagine di Skuola.net – non ha ricevuto alcuna indicazione pratica da docenti e tutor e quasi la metà (49%) ha avuto giusto qualche consiglio generico, solamente il 28% è stato aiutato concretamente. I maturandi poco sanno anche sulla possibilità o meno di domande che riguardano la Cittadinanza e la Costituzione. Uno su 4 non ha mai trattato l’argomento in classe, il 50% ne ha sentito parlare sporadicamente, un altro quarto ha invece approfondito a dovere la materia. Nonostante le preoccupazioni degli studenti, il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, è tornato più volte sull’argomento spiegando che “la prova orale, grazie alle buste, si svolgerà attraverso un meccanismo più semplice e trasparente. Rassicuriamo i maturandi – ha detto – sul fatto che non ci sarà nessuna richiesta ‘fuori programma’”. 

23 Giugno 2019
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