Salvini rilancia Tav flat tax e pace fiscale
ROMA Condanna in primo grado a tre anni e cinque mesi per Edoardo Rixi, il viceministro della Lega coinvolto nell’inchiesta “spese pazze” alla regione Liguria. Rixi ha presentato subito le dimissioni e Salvini le ha accettate «per tutelare lui e l’attività del governo da attacchi e polemiche senza senso». Il vicepremier, tuttavia, non ha mancato di sottolineare che conta «su una assoluzione a fine processo» e trova «incredibile che ci siano spacciatori a piede libero, e sindaci, amministratori e parlamentari accusati o condannati senza uno straccio di prova». La “mossa” in contropiede di Rixi e Salvini – per evitare un bis del “caso Siri” – ha bloccato sul nascere l’ondata di dichiarazioni dei Cinque Stelle sul necessario passo indietro, anche se il fuoco di fila era già iniziato.
Scontro sul codice degli appalti
Ma il fuoco è subito sotto le ceneri. Il presidente del Consiglio Conte ha indicato il calendario ravvicinato degli atti da approvare: subito il via libera ai decreti Sbloccacantieri e Crescita. Sul primo dei due, però, è scoppiato subito un nuovo contenzioso tra Lega e M5S. «C’è un decreto Sbloccacantieri e se c’è un codice degli appalti che blocca i cantieri si cambia», ha detto il vicepremier Salvini. Così è arrivato l’emendamento leghista che propone il blocco del codice degli appalti «a titolo sperimentale» fino al 31 dicembre 2020. Ma Salvini si è spinto oltre e, dopo aver incontrato il ministro dell’Economia Tria e «condiviso con lui la necessità del taglio delle tasse», lo ha commissariato nei fatti rilanciando in sequenza: Tav, Flat tax e proroga dei termini della “pace fiscale” dalla fine di luglio «perchè contiamo di incassare alcune decine di miliardi per liberare gli italiani dalla gabbia di Equitalia». Un ulteriore “condono” che non piace ai Cinque Stelle.
La risposta alla Commissione Ue
Intanto entro questa sera c’è da rispondere alla richiesta di chiarimenti della Commissione Ue sullo sforamento del debito. «Le cose stanno andando per il verso giusto, non ci sarà bisogno di una manovra correttiva», ha assicurato il ministro Tria. «Alla lettera della Ue risponderemo con dati e numeri positivi ed evidenti – ha aggiunto Salvini – che penso metteranno al riparo il nostro Paese da ulteriori lettere e infrazioni. Lo Stato sta incassando più del previsto e sta spendendo meno del previsto e l’economia dà evidenti segnali di ripresa».
Di Maio confermato con l’80%
Su Rousseau – nonostante tre attacchi hacker – «si è scritta una delle pagine più belle della storia di democrazia diretta del M5S. E non per il risultato uscito fuori dalle “urne”, che ha confermato Luigi Di Maio come capo politico con l’80% dei consensi, ma per la partecipazione record (56.127 preferenze) a una votazione online per il Movimento che è anche il record mondiale per una votazione online in un singolo giorno per una forza politica». È quanto ha scritto il Blog delle Stelle. Quanto ai risultati: alla domanda “Confermi Luigi Di Maio come capo politico del Movimento 5 Stelle?”, le risposte sono state: 44.849 sì e 11.278 no.
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