ciclismo
9:38 pm, 27 Maggio 19 calendario

Giro, dopo la pausa oggi l’assalto al Mortirolo

Di: Redazione Metronews
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CICLISMO Oggi il Giro d’Italia proporra’ agli appassionati la tappa regina di questa edizione della Corsa rosa, in cui i corridori saranno chiamati ad affrontare l’Aprica, l’inedita salita di Cevo e il temibile Mortirolo, prima di salire verso il traguardo di Ponte di Legno. Il percorso della tappa e’ stato riorganizzato dopo l’eliminazione del passo Gavia, anch’esso previsto per la tappa di domani. La salita e’ stata rimossa a causa di problemi metereologici, con parte del Gavia alle prese con nevicate dovute alla perturbazione che in questi giorni sta colpendo l’Italia.    La corsa sara’ privata della sua cima Coppi (ovvero del punto piu’ alto raggiunto dai corridori lungo il percorso), ma conservera’ il Mortirolo che grazie al percorso ridisegnato sara’ piu’ vicino al traguardo di Ponte di Legno. Entrato recentemente nella storia del Giro d’Italia, il Mortirolo e’ tra le salite piu’ temute dai corridori: sulle sue rampe e’ possibile creare una differenza abissale con i propri rivali, sfruttando la pendenze imponenti della salita della Valtellina. Il versante nord, infatti, presenta dei numeri importanti: lungo i 12,5 km di lunghezza viene affrontato un dislivello di 1300 metri, con una pendenza media del 10,4%.    La difficolta’ del Mortirolo e’ caratterizzata dalla sua costanza: nel tratto tra il terzo e il nono chilometro le pendenze non scendono mai sotto l’11%, senza concedere un attimo di fiato ai ciclisti. Il Mortirolo e’ tra le salite piu’ difficili d’Europa, affiancato da montagne come lo Zoncolan, l’Angliru e il Colle delle Finestre. Il monte Zoncolan e’ una delle mete preferite dal Giro d’Italia, che dopo averlo scoperto nell’ultimo decennio lo ha riproposto spesso. Il “Kaiser”, cosi’ denominato per la sua difficolta’, dal versante di Ovaro presenta delle pendenze incredibili, con quella media dell’11,6%, che arriva in alcuni tratti al 20%. Lo Zoncolan supera un dislivello di 1210 metri in soli 10,5 km, rendendo la salita uno dei mostri sacri del ciclismo. Spostandoci in Spagna, troviamo l’Angliru, zona montuosa asturiana che e’ stata protagonista piu’ volte del tracciato della Vuelta, grazie alle sue pendenze disumane: entrambi i versanti dell’ascesa comprendono un tratto al 23,6%, in corrispondenza della “Cuena Les Cabres”. Il versante piu’ difficile dell’Angliru e’ della durata di 12,6 km, caratterizzati da una pendenza media del 9,9%.

27 Maggio 2019
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