Migranti
4:53 pm, 15 Maggio 19 calendario

Sea Watch, altro soccorso Salvini: “Partita la diffida”

Di: Redazione Metronews
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“Sea-Watch ha soccorso 65 persone da un gommone a circa 60 chilometri dalle coste libiche, avvistato da aereo civile di ricognizione. Libia, Malta, Italia, Olanda informate: nessuna risposta”. Lo scrive su Twitter l’Ong tedesca.
Salvini. “Nave di Ong tedesca, con bandiera olandese, raccoglie 65 immigrati in mare libico. Ho appena firmato una diffida ad avvicinarsi alle acque territoriali italiane. I nostri porti sono, e rimangono, chiusi”. Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini, attualmente impegnato a presiedere al Viminale il Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Open Arms archiviata. Accogliendo la richiesta della procura, il gip del tribunale di Catania ha archiviato la posizione del comandante Marc Reig Creus e del capo missione Ana Isabel Montes Mier della nave dell’Ong spagnola Proactiva Open Arms indagati per associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina per lo sbarco a Pozzallo (Ragusa), nel marzo 2018, di 218 migrantisoccorsi al largo della Libia. Resta pendente alla procura di Ragusa il fascicolo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violenza privata. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore distrettuale Carmelo Zuccaro e dai sostituti Fabio Regolo e Andrea Bonomo: in quell’occasione dispose il sequestro della nave perché, “l’obiettivo primario era salvare migranti e portarli in Italia, senza rispettare le norme, anzi violandole scientemente”. Veniva contestato a Open Arms il “rifiuto di consegnare i profughi salvati a una motovedetta libica” e che, “nonostante la vicinanza con l’isola di Malta, la nave proseguì la navigazione verso le coste italiane, come era sua prima intenzione”. L’Ong si è sempre difesa sostenendo di avere agito “in stato di necessità per salvare vite umane”. Il sequestro della nave fu convalidato dal Gip di Catania, ma soltanto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il fascicolo, per competenza, fu trasferito alla procura di Ragusa che reiterò la richiesta di sequestro della Open Arms, rigettata il 16 aprile scorso dal Gip Giovanni Giampiccolo. La stessa Procura di Ragusa nello scorso dicembre ha notificato ai due indagati un avviso di conclusione indagine individuando come parte lesa il ministero dell’Interno.

15 Maggio 2019
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