PEDOFILIA
9:20 pm, 9 Maggio 19 calendario

Il diktat di Francesco contro la pedofilia

Di: Redazione Metronews
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VATICANO Obbligo generalizzato di denuncia e chiamata in causa dei superiori anche per eventuali «omissioni o interferenze». Si concretizza la battaglia di Papa Francesco contro gli abusi sessuali e la pedofilia nella Chiesa. Ieri Bergoglio ha reso pubblica la lettera apostolica in forma di Motu proprio “Vos estis lux mundi” (Voi siete la luce del mondo), che entrerà in vigore il primo giugno e le cui disposizioni saranno in vigore «ad experimentum» per un triennio. «I crimini di abuso sessuale offendono Nostro Signore – si legge nel testo – causano danni fisici, psicologici e spirituali alle vittime e ledono la comunità dei fedeli».
«Amare lezioni del passato»
«Anche se tanto già è stato fatto – ricorda Papa Francesco – dobbiamo continuare a imparare dalle amare lezioni del passato, per guardare con speranza verso il futuro. Affinchè tali fenomeni non avvengano più, serve una conversione continua e profonda dei cuori, attestata da azioni concrete ed efficaci». Per questo il Motu proprio contiene diversi elementi innovativi che mirano a favorire un migliore coordinamento di prevenzione tra le diocesi e la Santa Sede. In particolare, tutte le diocesi dovranno stabilire entro un anno «sistemi stabili e facilmente accessibili» al pubblico per segnalare i casi di abuso sessuale o la copertura degli stessi.
«Segnalare tempestivamente»
La vera svolta, però, è l’obbligo per tutti i chierici, i religiosi, le religiose e i laici di «segnalare tempestivamente» alle competenti autorità ecclesiastiche gli abusi o le omissioni di cui vengano a conoscenza. Chi presenta la segnalazione non può essere sottoposto a pregiudizi, ritorsioni o discriminazioni; mentre Vescovi e superiori religiosi saranno chiamati a rendere conto delle loro azioni anche in caso di omissioni o interferenze per eludere le indagini. Queste ultime dovranno essere concluse entro 90 giorni. Si precisa, infine, che l’obbligo di segnalare al Vescovo o al superiore «non interferisce né modifica qualsiasi altro obbligo di denuncia alle autorità civili».
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9 Maggio 2019
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