Torino/Teatro
5:00 am, 30 Aprile 19 calendario

«Amleto diventa un dramma familiare»

Di: Redazione Metronews
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TORINO «Una tragedia che sembra ci sia stata donata  per risvegliare qualcosa di sopito  dentro di noi». A parlare così di “Amleto”  è il regista Valerio Binasco che lo dirige, da stasera, in prima nazionale, con repliche fino al 19 maggio, alle Fonderie Limone di Moncalieri.  In scena con la traduzione di Cesare Garboli, la consulenza drammaturgica di Fausto Paravidino e un cast di giovani interpreti capitanati da Gabriele Portoghese, nei panni di Amleto, Fausto Cabra in quelli di Laerte e Giulia Mazzarino in Ofelia, si assisterà ad una personalissima, sincera ed empatica lettura della tragedia shakespeariana che si cala, con modernità di pensiero, nel groviglio di tormenti e sentimenti del Principe di Danimarca. 
Dopo aver interpretato il ruolo di Amleto con la regia di Carlo Cecchi, che gli valse il premio Ubu nel 1998, Binasco, oggi direttore artistico dello Stabile di Torino, indaga le tormentose domande, i dèmoni e la feroce malinconia del protagonista Amleto. 
«Sotto la dura e pesante scorza di un dramma notturno di ambiente monarchico, cortigiano, guerriero, con tanto di fantasma del castello – spiega il regista – Amleto è un dramma famigliare. Una famiglia primaria, a immagine e somiglianza della famiglia moderna, tutta protesa a ricreare l’Eden» (Info: teatrostabiletorino.it).
ANTONIO GARBISA

30 Aprile 2019
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