Alitalia, in vista c’è un’altra proroga

Nuova proroga per Alitalia. Scadono i termini per la presentazione delle offerte ma la data per formare la nuova squadra di azionisti slitterà. Il Consiglio di amministrazione di Fs Italiane, infatti, ha “preso in esame nella seduta odierna il tema della proroga del termine del dossier Alitalia”. La notizia era nell’aria, anche se il dossier è in cima a quelli che si trovano sul tavolo del vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. Le parti sono al lavoro e seppure i tre commissari Stefano Paleari, Daniele Discepolo ed Enrico Laghi considerano giunto al termine il loro incarico, ci potrebbe essere uno slittamento che va dalle due settimane fino al mese. La lettera di richiesta di proroga da parte di Fs dovrebbe partire il 30 aprile: il nuovo termine comunque verrà fissato in via ufficiale dai commissari e dal Mise. 
Di Maio. Di Maio, a Varsavia per incontrare gli alleati in vista delle europee, ha sottolineato: “Non cerchiamo capitani coraggiosi per cercare di metterci una toppa”. “Io voglio essere l’ultimo ministro dello Sviluppo Economico a occuparmi di Alitalia”, ha aggiunto, “se domani arriveranno proposte da coloro che finora si sono palesati finora solo a livello di stampa, capiremo cosa fare, altrimenti le soluzioni ci sono già e potremo andare avanti comunque”. 
Fs.    Al momento le certezze sono rappresentate da Fs, disponibile a entrare nella newco con il 30%, Delta Airlines che ha accettato di impegnarsi con il 15% e il Mef che dovrebbe convertire gli interessi sul prestito ponte nel 15% del capitale. Manca ancora il 40% del capitale. In realtà i canali con il gruppo Toto e Atlantia non sono chiusi. Anche se venerdì scorso il gruppo abruzzese ha smentito le voci di un ingresso nella nuova Alitalia le trattative proseguono.     Sul fronte sindacale intanto la pazienza sembra volgere al termine: “Ci pare che stia regnando la più completa confusione nella strategia di rilancio di Alitalia”, dichiara il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, che avverte: “E’ possibile che domani 30 aprile noi si possa proclamare una giornata di mobilitazione nel mese di maggio, considerato che il Governo elude il confronto con il sindacato”.