Sarah e Saleem, amarsi a Gerusalemme

ROMA Laddove nulla è possibile.  Neppure amarsi o fare sesso perché anche dove e quando meno te lo aspetti la barriera compare e il muro si fa impenetrabile. Tra israeliani e palestinesi è così. Anche a Gerusalemme e per “Sarah e Saleem” (che danno il titolo a questo bel film di Muayad Alayan appena arrivato a Roma per presentarlo), un’israeliana e un palestinese, amanti che si muovono tra le parti blindate della città.
A loro  capita di avere la vita fatta a pezzi per essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato.
«A molti può capitare  – spiega il regista – una relazione con dei problemi, ma a Gerusalemme tutto si carica di valenze socio-politiche, schiaccia e costringe anche l’uomo comune a sopportare enormi pressioni e pagare un prezzo altissimo per sopravvivere. Qui ogni singolo giorno è una lotta, è da eroi anche solo sopravvivere». 
SILVIA DI PAOLA